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Messina. Cartellone pubblicitario suscita l'indignazione dei cittadini

Scritto da Google News. Postato in Pari Opportunità

imageMessina. In seguito alla segnalazione di alcuni cittadini, l’assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Messina ha attivato la procedura di ingiunzione di desistenza nei confronti di una pubblicità affissa in città e considerata offensiva.

Il manifesto in questione “pubblicizza prodotti medicali ed elettromedicali, oltre ad articoli per l’infanzia”. Il cartellone presenta l’immagine di una donna nuda inquadrata a mezzo busto che, a parere dei cittadini che hanno effettuato le segnalazioni, risulta lesiva alla dignità della persona.

Non è la nudità a infastidire i messinesi ma la “rappresentazione svilente della persona per il contesto in cui si trova, non presentando alcuna relazione con i prodotti in vendita”.

Un utilizzo immotivato e fuori contesto che ha portato l’Assessorato alle Pari Opportunità a sottoporre la questione al Comitato di Controllo dell’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria con sede a Milano. A seguito di questo confronto è stato emesso un provvedimento, indirizzato alla ditta pubblicitaria responsabile del manifesto, ritenendo il cartellone una violazione all’articolo 10 del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

L’articolo precisa che: «La comunicazione commerciale non deve offendere le convinzioni morali, civili e religiose. Essa deve rispettare la dignità della persona in tutte le sue forme ed espressioni e deve evitare ogni forma di discriminazione, compresa quella di genere».

A causa della natura pubblica dell’affissione, la pubblicità è soggetta a vincoli restrittivi, proprio perché destinata a un pubblico indifferenziato. Per questo ai sensi dell’art. 39 del Codice, il Comitato di Controllo ha ordinato di bloccare la diffusione della pubblicità.

L’Assessore alle Pari Opportunità, Nina Santisi, ha invitato i cittadini a continuare a segnalare tali casi, dove l’utilizzo improprio dell’immagine della donna offende la dignità della persona, veicolando rappresentazioni discriminatorie.

 

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