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Biglietti gratis per gli arabi al Museo Egizio di Torino, scoppia la polemica. Giorgia Meloni: "Delirio". La replica: "È solo promozione"

Scritto da Google News. Postato in Pari Opportunità

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Torna a Torino la polemica per la campagna lanciata per il secondo anno dal Museo Egizio che prevede un biglietto gratis agli arabi che si presentano alla biglietteria in coppia. Campagna rilanciata con cartelloni apparsi in questi giorni sui bus cittadini, ritenuta dal direttore Christian Greco "un mezzo per condividere il prezioso patrimonio del museo con le genti del paese d'origine di quel patrimonio".

Un'iniziativa invece "assurda, ingiustificabile, discriminatoria nei confronti di chi non è arabo e anche offensiva nei confronti delle donne" secondo Augusta Montaruli, dell'Esecutivo Nazionale di Fratelli d'Italia. In una nota congiunta con Patrizia Alessi, esponente della Consulta Pari Opportunità, le due esponenti di Fratelli d'Italia chiedono alla Commissione Pari Opportunità della Regione Piemonte, al Museo Egizio e a Gtt, la società di gestione del servizio pubblico, di "far togliere immediatamente tutti i cartelloni dai mezzi pubblici".

"Delirante promozione del Museo Egizio di Torino: paghi un biglietto e ne prendi due se hai la carta d'identità araba. I cittadini lo hanno scoperto dalla pubblicità apparsa su autobus e tram, rigorosamente in lingua araba e senza traduzione e che ritrae una donna velata e un uomo dietro di lei che sorride". Lo racconta il presidente e candidato premier di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni che, su Fb, aggiunge "Ricordiamo che il museo Egizio di Torino prende sovvenzioni pubbliche, è finanziato coi soldi degli italiani e che tra i cinque membri del CdA ci sono un esponente designato dal Comune di Torino, uno dalla Regione Piemonte e il presidente nominato direttamente dal ministero dei beni culturali".

"Chiediamo che questa aberrazione - sottolinea la Meloni - sparisca immediatamente e lanciamo un appello agli italiani: salvatevi dal mix letale Pd-M5S. Se volete un governo di patrioti non votate per chi censura la lingua italiana, mette il velo alle donne e usa i soldi pubblici per queste iniziative senza senso. Il 4 marzo scegliete un governo di patrioti, votate Fratelli d'Italia", conclude.

Anche l'alleato Salvini va all'attacco: "Razzismo contro gli italiani, pazzesco! Al Museo Egizio di Torino (finanziato dai cittadini italiani) biglietti sconto solo per i visitatori arabi. Ma siamo matti? Qualcuno deve chiedere scusa e dimettersi. Ovviamente giornali e telegiornali nasconderanno la cosa", scrive su Facebook il leader della Lega.

La replica del Museo Egizio. "Abbiamo rilanciato questa campagna per il pubblico arabo convinti che il compito di tutti i musei del mondo sia quello di aumentare l'audience senza fermarsi davanti alla barriere della lingua e della religione. Non è un caso se le nostre audio-guide sono in sette lingue". Con queste parole la portavoce del Museo Egizio di Torino ribadisce l'importanza della campagna indirizzata al mondo arabo che offre ad ogni coppia che si presenta in biglietteria due biglietti al prezzo di uno. "Per noi è un'operazione di marketing culturale, non certo politica - viene ancora specificato - e ci spiace se il nostro scopo non sia stato capito e che possa venir strumentalizzato. Si tratta di una campagna locale, mirata a raggiungere le migliaia di persone di lingua araba che risiedono a Torino e provincia, ma che è stata anche allargata ai social attraverso l'azione di un'agenzia nazionale specializzata in comunicazione etnica a cui abbiamo dato il mandato".

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