Sora – Parole irrispettose alla consigliera, condanna del Pd: al Comune Pari opportunità tarocche?
(di Irene Mizzoni) La denuncia era stata del circolo locale del Prc che la scorsa settimana ha chiesto al sindaco di condannare pubblicamente il comportamento irrispettoso tenuto dal suo consigliere di maggioranza Lino Caschera. Proprio Caschera, esponente di Forza Italia, durante il penultimo consiglio comunale, ha riservato parole offensive alla consigliera Pd Maria Paola D’Orazio. “Sento le mosche parlare” aveva detto, sbeffeggiandola perchè poneva domande al sindaco. All’indomani della seduta consiliare, soltanto Tg24 ha raccontato l’episodio, portandolo all’attenzione dell’opinione pubblica.
Si dava per scontata una presa di posizione del sindaco De Donatis ma, nell’ultima seduta di consiglio, nessuno è entrato nell’argomento. Anzi. E’ parso come se nulla fosse accaduto.
Assurdo perchè in consiglio, accanto al sindaco siedono donne che dicono di battersi per garantire pari opportunità in ogni dove: loro, adesso che sarebbe il caso di mettere in pratica le teorie sbandierate, dove sono? Dov’è Serena Petricca, delegata al “Coordinamento attività finalizzate alle pari opportunità”? Non solo. I valori che il primo cittadino, iscritto al Psi, dovrebbe portare avanti sarebbero quelle del rispetto, parità, giustizia e uguaglianza. E che dire della Consulta per la Pari Opportunità? Che cosa sta facendo? Qualcuno ne ha notizia? Non c’è da meravigliarsi. Victor Hugo diceva: “Gli ipocriti più miti sono anche i più temibili. Le maschere di velluto sono sempre nere”. Oggi anche il circolo cittadino del Partito Deomocratico ha ritenuto opportuno intervenire in merito alla questione, diramando una dura nota. Eccola.
<<In relazione ai gravi fatti accaduti nella seduta del Consiglio Comunale di lunedì 16 aprile, durante la quale il consigliere Caschera ha proferito parole offensive nei confronti della capogruppo consiliare di opposizione del Partito Democratico, Maria Paola D’Orazio, il circolo cittadino dem del segretario Enzo Petricca intende stigmatizzare il comportamento del rappresentante di maggioranza e l’ancor più inaccettabile silenzio di sindaco e presidente del Consiglio comunale.
<Non ci meravigliamo tanto della deprecabile condotta tenuta in assise dal consigliere Caschera, che ben conosciamo – è il commento unanime del circolo cittadino Pd – ma quello che ci lascia più basiti è l’atteggiamento accondiscendente, silenzioso e inerme sia del sindaco Roberto De Donatis, sia del presidente del Consiglio comunale, Antonio Lecce, che hanno ritenuto non opportuno prendere le distanze da quanto accaduto. Ora, al di là del fatto in sé, e non volendo etichettare l’episodio unicamente sotto l’aspetto sessista, quello che è sotto gli occhi di tutti è lo scadimento totale di un’istituzione, come l’assise comunale, ad opera di chi, in campagna elettorale, ha cavalcato la battaglia contro l’arroganza della precedente amministrazione. Se, da parte del governo in carica, c’era un ultimo record da battere, ebbene con questo atteggiamento crediamo che l’obiettivo sia stato pienamente centrato. Nel sottolineare, ancora una volta, tutta la nostra solidarietà e vicinanza al capogruppo D’Orazio, con altrettanta forza dobbiamo constatare la pochezza di questa Amministrazione, non soltanto nei confronti di un componente del consiglio comunale ma di tutti i cittadini che Essa rappresenta>.
Anche la vice segretaria del circolo, l’avvocato Rosalia Bono, condividendo la condanna unanime espressa dal suo gruppo nei confronti del consigliere Caschera, sottolinea come questo episodio non possa non leggersi come <l’ennesimo tentativo di impedire a una donna di esercitare l’azione politica in un clima di democrazia e rispetto. Senza considerare – conclude – che qualsiasi attacco nei confronti di una rappresentante delle istituzioni è atteggiamento sempre e comunque condannabile>.
Da parte sua, la capogruppo dem Maria Paola D’Orazio, ha condannato anche la mancata presa di posizione da parte delle sue colleghe donne in Consiglio Comunale: <Al di là dell’episodio e del comportamento assunto dal consigliere Caschera nei miei confronti – ha detto – quello che mi spiace maggiormente constatare è stato l’assordante silenzio delle altre consigliere presenti in aula, che non hanno ritenuto opportuno, come invece accaduto in altre circostanze, prendere posizione nei confronti di un evidente e palese atteggiamento offensivo e maschilista da parte di un consigliere>.