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Pari opportunità Lazio, Ciminiello: Proficuo confronto con sindacati

Scritto da Google News. Postato in Pari Opportunità

Sì è tenuto oggi nella sede dell’assessorato alle Pari opportunità della Regione Lazio l’incontro tra l’assessore Concettina Ciminiello e Rosella Giangrazi, Claudia Bella, Elisabetta Falcone e Roberta Cenciotti del Coordinamento donne e pari opportunità di Cgil Cisl e Uil. Durante la riunione l’assessore Ciminiello ha illustrato le funzioni e gli scopi strategici dell’Osservatorio alle Pari opportunità attualmente in discussione presso la commissione V presieduta da Eugenio Patanè. “Sono molto soddisfatta della riunione di oggi – afferma Ciminiello – perché abbiamo avviato un nuovo percorso di collaborazione tra noi e le forze sindacali. Gli anni che ci hanno preceduto sono stati anni bui, di fronte a noi c’era solo il deserto. Ci siamo trovati a dovere affrontare un tema importante come quello delle pari opportunità che era stato cancellato dalla giunta precedente. Oggi in Regione si può respirare un’aria diversa, possiamo finalmente affrontare con la dovuta attenzione le politiche di genere. Un primo segnale positivo è arrivato proprio dalla giunta Zingaretti, con le prime delibere a firma congiunta tra gli assessorati interessati e il nostro. Perché non si può parlare di Pari opportunità se non in senso complessivo. Dobbiamo pensare a politiche integrate, a linee di intervento specifiche sulle politiche di genere e l’Osservatorio alle Pari opportunità sarà proprio il contenitore dentro il quale potremmo realizzare gli interventi necessari e che ci sono chiesti. Penso a una legge quadro che normi problematiche come la rimozione di qualsiasi forma di discriminazione tra uomini e donne, materie che vanno dall’accesso all’istruzione, alla formazione, al mercato del lavoro, alla parità di trattamento economico, alla conciliazione fra lavoro e famiglia, provando a comprendere il doppio ruolo della donna nella società. Vogliamo combattere ruoli e stereotipi negativi alla base – conclude Ciminiello - non solo della violenza sulle donne, ma di tutte le discriminazioni di genere. Pensare a politiche specifiche che affrontino in modo diverso il concetto della salute delle donne. Ho trovato nelle rappresentanti dei sindacati grandi capacità di dialogo, sono sicura che la volontà comune di raggiungere obiettivi importanti ci porterà molto lontano”.

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