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A Villa S. Giovanni si è vissuto il Sud tra andare, restare, tornare

Scritto da Google News. Postato in Pari Opportunità

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26/01/2014 17:00

dalla Commissione Pari Opportunità di Villa San Giovanni (Rc) —

Un locale stracolmo di gente, e soprattutto di giovani, per l’evento della Commissione Pari Opportunità del Comune di Villa San Giovanni dal titolo “Andare, restare, tornare. Vivere il sud” che si è tenuto al Km Zero in via delle Filande e che ha visto la partecipazione straordinaria del regista italiano del momento, il reggino Fabio Mollo insieme al giovane editore Alessio Neri, presidente di Terrearse LAB.Durante l’incontro sono stati proiettati il trailer del film d’esordio di Fabio Mollo, “Il sud è niente”, che la prossima settimana sarà alla Berlinale nella sezione Generation, dopo il grande successo di pubblico e critica nelle sale e nei Festival di Toronto, Roma, Torino e Ortigia. Un film che è valso anche la selezione della protagonista Miriam KarlKvist all’ambitissimo Shooting Stars di Berlino, la vetrina dei dieci talenti più interessanti della scena europea. La visione del trailer è stata preceduta dalla proiezione del dossier “Sud Altrove”, prodotto da Terrearse Lab, progetto di narrazione partecipata – che comprende anche un libro, un tour e un sondaggio – che esplora il fenomeno contemporaneo dell’emigrazione da Sud.“E’ un tema assolutamente complesso e attuale – spiega Maria Grazia Richichi, consigliere delegato alle pari opportunità al Comune di Villa San Giovanni nei saluti introduttivi – e ci piace affrontarlo in modo inusuale, con un caffè letterario alternativo in un luogo vitale e giovane della città, in cui ci si senta spontaneamente e liberamente coinvolti un una riflessione aperta alle esperienze ed ai contributi di un pensiero libero. Ho sempre interpretato il mio ruolo istituzionale con il massimo senso di responsabilità e, con la fiducia ed il sostegno di questa Amministrazione comunale, continuo a credere che le nostre azioni di sensibilizzazione ed animazione territoriale debbano passare da questi momenti di incontro con la gente. Perché ci si possa rendere vettori del pensiero, delle idee e dei progetti che fermentano nel territorio”.“Ci si potrebbe chiedere perché una Commissione Pari Opportunità si debba occupare di vivere il Sud – ha esordito Valeria Bellantoni, vice presidente e moderatrice della serata – ma la domanda è un’altra: come potrebbe non farlo? Negli ultimi dieci anni 1 milione e 350 mila persone sono andate via dal Sud. E’ come se l’intera Calabria, che conta 1 milione  e  850 mila abitanti, si fosse svuotata. Siamo davanti ad un’emorragia sociale enorme. D’altra parte il distacco appartiene alla vita di ciascuno di noi. Come se fosse un destino ineludibile. Ma così non è. Non è una cosa normale. Andare, restare o tornare sono delle scelte. E come tali comportano dubbi, rimorsi e rimpianti. Oltre a sensi di colpa. Per non trascurare gli effetti dirompenti sulla nostra realtà culturale, economica e sociale”. E quindi l’idea di ospitare due persone che sono andate a fondo a queste scelte e che lo hanno fatto con due linguaggi differenti. Uno è quello del dossier, un viaggio tra le esperienze degli intervistati, per esplorare le ragioni delle scelte e gli effetti prodotti. Ed è questo il linguaggio di Sud Altrove. L’altro è quello cinematografico, della poesia nel neorealismo magico della storia di Grazia, e questa è la cifra stilistica de “Il Sud è niente” di Fabio Mollo. “Qui non c’è nenti”, la frase simbolo della rassegnazione che rimbomba nella voce della nonna nella mente di Grazia e nella mente di tutti noi. È da questa rassegnazione che inizia il film. “Il sud è niente è un titolo bruttissimo – ha spiegato Fabio Mollo – l’ho voluto anche se tutti giustamente mi volevano dissuadere, perché desideravo che mai più si pronunciasse questa frase. È una provocazione che irrompe sulla mentalità con cui siamo cresciuti. Ci hanno educato a non crederci. Ci hanno insegnato che qui non ci sono possibilità. Ma io ho riscontrato soprattutto nelle menti giovani una grande voglia di fare. Ho conosciuto talenti e menti creative. C’è un nuovo fermento che va coltivato con energia. Il sud può essere tanto, può essere tutto ciò che desideri”. E’ un messaggio di speranza quello rivolto dal regista ai tanti giovani a Villa. La stessa che è emersa nella progettualità che Alessio Neri con Terrearse LAB, sta coltivando attivare un co-working pubblico e agevolare le start up di imprese innovative che si stanno costituendo. “L’esperienza di Sud Altrove non poteva finire così – racconta – abbiamo deciso di attivare delle sinergie perché noi giovani possiamo costruire qui un futuro avvalendoci della tecnologia web”. Belle le esperienze di investimento a Sud che si sono poi alternate spontaneamente sul palco. A partire dal Km Zero che ha spiegato la propria filosofia “pensa globale, consuma locale”  per concludere con Teatro Primo da poco insediato a Villa. Un piccolo gioiellino culturale.

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