Pigliaru: “Pari opportunità anche nello sport, ma servono regole chiare”
Lo sport come una delle priorità per la Sardegna: il candidato governatore del Pd alle regionali, Francesco Pigliaru, ha incontrato questa mattina a Cagliari i vertici regionali del Coni e ha ribadito la centralità dello sport nel programma del centrosinistra: “Stiamo portando in giro per la Sardegna un discorso che mette al centro le pari opportunità per tutti, che decliniamo in tutti i settori come lo sport. La formazione non è solo quella scolastica, perché lo sport è assolutamente essenziale alla crescita delle persone e va integrato con l’istruzione: lo sport è anche lotta alla dispersione scolastica, marketing territoriale, attività dilettantistica”.
Sport che a livello regionale sicuramente non attraversa un periodo felice, come hanno lamentato i rappresentanti dello sport sardo. I problemi sono noti: poche e incerte risorse, impossibilità di programmare gli eventi, difficoltà a portare le squadre in Continente, discontinue comunicazioni con la Regione, intrecci burocratici che a volte ostacolano l’attività delle società sportive in Sardegna.
Queste le questioni principali sottoposte a Pigliaru, che ha confermato le difficoltà di un settore per troppo tempo trascurato e ha sottolineato la necessità di operare in progetti ben definiti e a lungo termine: “Molte delle cose che ho sentito confermano che è difficile costruire bene nell’incertezza continua: questo è un autentico disastro per lo sport, ma anche per la cultura o per il sistema di incentivazione alle imprese. I soldi da stanziare devono essere messi in un quadro pluriennale” ha ribadito Pigliaru. “Si discute e si fanno scelte per gli anni a venire. Le incertezze che avete vissuto dipendono proprio dalla difficoltà nel fare scelte. L’Unione europea, per dare risorse chiede piani triennali e oltre, perché le scelte e gli orizzonti devono essere sempre chiari”.
Infine, l’impegno con il quale Pigliaru si è congedato dai rappresentanti delle federazioni e società sportive: “Nella mia breve esperienza nella giunta regionale, i momenti di vera angoscia si vivevano al momento di discutere le delibere su cultura e sport perché non esistevano regole. Ma noi delle regole abbiamo bisogno: l’impegno che prendo con voi è quello di avviare una programmazione pluriennale perché la prima cosa che bisogna dare a chi lavora sul territorio è un quadro di risorse e di regole chiaro”.