Andrologi, a maschi negate 'pari opportunita'' salute - Speciali ed Eventi - Salute e Benessere
ROMA - Ai maschi sono negate le 'pari opportunita' in materia di salute sessuale, con la figura dell'andrologo che non rappresenta per i maschi quello che il ginecologo è per le donne. Lo hanno sottolineato gli esperti durante la conferenza 'Best', patrocinata da Società Italiana di Andrologia (Sia), Società Italiana di Sessuologia Medica (Siams) e Società Italiana di Urologia (Siu) oggi a Roma.
''Ora che non c'è più la visita militare servirebbe una visita andrologica durante la pubertà e una verso i 18-20 anni - spiega Giorgio Franco, presidente Sia - ma questa è negata ai maschi sia perchè non esiste una specializzazione vera e propria in andrologia, che non permette quindi che questo specialista vada nei consultori, nelle scuole e negli altri luoghi dove ad esempio è presente il ginecologo. Dall'altra parte il giovane è poco interessato a problematiche su fertilita e protezione dai tumori, e mentre i genitori sanno che le figlie vanno portate dal ginecologo per controlli per i maschi non è la stessa cosa''.
Dalla parte normativa, è emerso durante il convegno, potrebbe arrivare una 'subspecializzazione' in andrologia a completamento di quelle in urologia o endocrinologia. Per quella 'culturale' possono servire siti come prevenzioneandrologica.it, che in meno di un anno ha avuto 500mila visitatori, o campagne mirate come quella che alla prossima maratona di Roma distribuira il 'decalogo' per la salute sessuale dell'uomo. Paradossalmente, ha spiegato Mario Maggi, presidente Siams, potrebbero essere le donne a 'portare' gli uomini dall'andrologo. ''Il maschio non è mai il primo a riconoscere le difficoltà - spiega - ma questi problemi riguardano la coppia nel suo insieme. Quando si inceppa il meccanismo della sessualità questa può essere una fortuna, perchè da lì si può partire per portare a comportamenti migliori, o per far conoscere le soluzioni importanti che ci sono oggi per risolvere il problema''.