Pari opportunità. Il Cal provinciale approva l'ordine del giorno sulle pari opportunità
Pari opportunità. Il Cal provinciale approva l'ordine del giorno sulle pari opportunità
Porta il titolo “Otto marzo Adozione d’interventi e strategie per favorire politiche per la parità dei diritti nei confronti delle donne ed il superamento delle discriminazione di genere nel territorio provinciale”, l'ordine del giorno approvato.
All’incontro hanno partecipato il Presidente Cesetti, gli Assessori provinciali Donzelli, Vittori e Marinangeli, il Prefetto Pagliuca, la Consigliera di Parità della Provincia di Fermo Ermini, la Presidente della Commissione provinciale Pari Opportunità Marziali, numerosi amministratori del territorio, rappresentanti della Commissione Pari Opportunità e del mondo associativo.
Nel documento si legge: "La ricorrenza dell’8 Marzo, Festa della Donna, rappresenta oramai un tradizionale appuntamento su scala mondiale per discutere ed elaborare politiche per la parità dei diritti nei confronti delle donne e il superamento delle discriminazioni di genere".
Documento del CAL che prosegue: "LUnione Europea come è noto, ha indicato il 2007 come “Anno europeo per la parità”, contemporaneamente, la Commissione europea ha elaborato una Road Map (2007-2010) rivolta agli stati membri per la parità tra donna e uomo".
Cal che ha deliberato: " Un’attenzione costante dei comuni e degli enti territoriali sui temi delle pari opportunità e propone un invito ai Comuni ad aderire, con propri atti deliberativi, ai principi della Carta Europea per l’eguaglianza e parità delle donne e uomini nella vita locale; ad adottare propri piani di azioni positive; a sostenere azioni orientate a contrastare il fenomeno della violenza contro le donne, in particolare attraverso attività di prevenzione nelle scuole ed iniziative ad ampio raggio, rivolte agli uomini; a favorire politiche orientate alla conciliazione tra tempi scolastici, lavorativi, familiari e tempo libero, offrendo orari più flessibili maggiormente rispettosi dei principi di pari opportunità; a favorire l’imprenditoria femminile nel tessuto locale; a favorire azioni di prevenzione socio-sanitaria che tutelino la specificità della salute della donna in relazione ad azioni di prevenzione.