Quote di genere prossima la discussione, c'è l'appoggio della Commissione provinciale delle pari opportunità
- Dettagli
- Pubblicato Lunedì, 07 Aprile 2014 21:24
Democrazia paritaria, modifica della legge elettorale provinciale in tema di parità di genere, esserci per contare, sono queste le parole chiave dell’incontro avvenuto tra la Commissione provinciale delle pari opportunità, le Assessore Sara Ferrari e Donata Borgonovo Re e le donne elette in Consiglio provinciale.
Un’iniziativa bi-partisan che ha voluto fare il punto sull’iter legislativo dei nuovi testi depositati in tema di uguaglianza di genere negli organi elettivi.
L’immagine del Trentino guardato sotto l’ottica di genere riporta dati davvero allarmanti.
Il nostro territorio, infatti, nell’ottobre 2013 ha espresso il proprio voto eleggendo solamente 6 donne su 35 consiglieri, solo il 17,1% della composizione del Consiglio provinciale di Trento è formato da donne e tale dato ci colloca agli ultimi posti rispetto alle altre regioni italiane tra le quali spicca la Provincia di Bolzano con il 28,6% di donne elette in Consiglio e la regione Campania al 26,2%.
Come risolvere il gap rappresentativo?
La ricetta sembrano averla le donne elette in Consiglio provinciale.
E’ stato depositato, infatti, nei giorni scorsi, un disegno di legge di modifica di legge elettorale da parte dellacons. Lucia Maestri e firmato da tutte le colleghe di aula che riporta l’attenzione alla equa rappresentanza di genere nei principali organi elettivi della provincia, prevedendo l’obbligo di composizione nelle liste elettorali del 50% di presenza femminile elencata a pettine tra candidati di genere diverso e introducendo l’ obbligo della doppia preferenza di genere a pena di nullità della scheda.
La Cons. Maestri ha dichiarato come questo disegno di legge sarà il primo di una serie di disegni di legge che il Consiglio provinciale discuterà in tema di rappresentanza di genere, garantendo assieme alle colleghe Plotegher, Avanzo, Bottamedi una vera propria battaglia in aula.
L’assessora Sara Ferrari in concerto con la collega Donata Borgonovo Re hanno spiegato la volontà della Giunta a depositare, nei prossimi giorni, un ulteriore disegno di legge di modifica della legge elettorale che preveda la possibilità di esprimere tre preferenze ma di cui almeno una di genere diverso.
Si prevedono battaglie fino all’ultimo emendamento, infatti, è da ricordare come anche all’interno della stessa maggioranza ci siano pareri contrastanti, la cons. Chiara Avanzo ha, infatti, ribadito come all’interno del gruppo del PATT molte sono le voci contrarie alla modifica della legge elettorale in senso di genere, ammettendo di aver iniziato anche lei a fare politica proprio perché chiamata in quanto donna.
Colei che è disposta a tutto è la cons. Manuela Bottamedi, del Movimento 5 Stelle, la quale ha ammesso dissidi interni notevoli all’appoggio a questa iniziativa legislativa, rimarcando come il Movimento di Grillo, in ambito nazionale, si sia espresso contrario alle quote di genere, tanto da non votare né sottoscrivere gli emendamenti promossi dalle deputate del Parlamento non portando quindi all’accoglimento delle istanze di genere. Tale posizione la cons. Bottamedi si dice disposta a contrastarla in Consiglio provinciale garantendo appoggio pieno ed incondizionato al tema.
Saranno, quindi, mesi di duro lavoro e di studio sulle migliori tecniche legislative da adottare per portare all’accoglimento e approvazione delle iniziative legislative in senso di genere, per questo ci sarà bisogno, oltre che all’Assessorato alla Pari opportunità e al Consiglio provinciale, anche la collaborazione di tutti gli organismi paritari della provincia quali la Consigliera di Parità e la Commissione provinciale delle Pari opportunità che, ricordiamo, nella giornata di domani, eleggerà la nuova composizione, la prima dopo la modifica apportata dalla legge provinciale 18 giugno 2012, n. 13.
Arianna Bertagnolli