''Politiche di genere e pari opportunità, un patrimonio che non sarà disperso''
Cinque anni, dal 2009 al 2014, di lavoro intenso da parte della Provincia di Siena per le politiche di genere e di pari opportunità. Un percorso che è stato analizzato questa mattina durante una iniziativa che si è tenuta nella sala consiliare dell’ente alla presenza di rappresentanti delle associazioni delle donne e di numerose amministratrici pubbliche.
“In un periodo molto complesso sia per la crisi economica che per l’incertezza sul futuro dell’ente Provincia – ha affermato Simonetta Pellegrini assessore provinciale alle pari opportunità - abbiamo voluto dare alle politiche di genere e di pari opportunità una dimensione trasversale rispetto a tutte le azioni condotte, dedicando grande impegno a combattere la violenza sulle donne e a contrastare gli stereotipi nella cornice degli accordi territoriali di genere stipulati con i soggetti istituzionali, economici e sociali sul territorio, in primo luogo con le associazioni delle donne. Ma siamo intervenuti anche sulla formazione e il lavoro, dato che creare occupazione femminile avvia un circuito virtuoso per tutta l’economia, e c’è stata grande attenzione per il tema della conciliazione, con il sostegno ad azioni innovative di organizzazione lavorativa nelle aziende: abbiamo puntato molto sulle misure e le risorse del Fondo Sociale europeo, dagli strumenti dei voucher per gli asili nido e altri servizi offerti a donne occupate e disoccupate, agli sportelli donna dei centri per l’impiego. Un patrimonio di esperienze positive e di professionalità che è cresciuto in questi anni e sicuramente continuerà a produrre risultati, qualunque sia la sorte dell’ente che fino ad oggi ha coordinato tutti gli interventi a favore della popolazione femminile del nostro territorio”.
Nel corso dell’iniziativa, alla quale ha portato il suo saluto il presidente della Provincia Simone Bezzini che ha sottolineato l’impegno convinto sostenuto dall’ente in questi anni nei riguardi delle politiche di genere, sono state offerte alla riflessione esperienze e testimonianze sugli accordi territoriali di genere, sulla formazione e sul lavoro, da parte di insegnanti, imprenditrici, amministratrici pubbliche, rappresentanti di associazioni e utenti dei centri per l’impiego.