La Commissione regionale per le Pari Opportunità sulla doppia preferenza di genere - Attualità
La Commissione chiede maggiore chiarezza sulle modalità di voto.
PESCARA. Sono in tutto 97 i Comuni abruzzesi protagonisti della tornata elettorale di domenica 25 maggio e tra questi 16 superano i 5 mila abitanti, tra cui ci sono due capoluoghi di provincia, Pescara e Teramo, in cui debutterà la Legge che disciplina la doppia preferenza di genere. Ancora in pochi sanno però che gli elettori e le elettrici di Pescara, Teramo, Montesilvano, Città Sant’Angelo, Giulianova, Silvi, Campli, Montorio, Mosciano, Nereto, Pineto, Sant’Egidio alla Vibrata, Sant’Omero, Tortoreto, Bucchianico e Fossacesia in questa tornata elettorale, per la prima volta nella storia della Repubblica italiana, avranno la possibilità di apporre sulla scheda elettorale non uno ma due cognomi di candidati della stessa lista, purché siano un uomo e una donna. Una modalità elettorale che, malgrado sia entrata in vigore già nelle amministrative dello scorso anno e che coinvolga in questa tornata realtà importanti come Pescara, Teramo, Montesilvano e Giulianova, è ancora sconosciuta alla maggior parte degli aventi diritto al voto. Al fine di divulgare quanto più possibile questa importante conquista, la Commissione Pari Opportunità regionale ha deciso di inviare una lettera ai Prefetti abruzzesi e ai sindaci dei 16 Comuni sopra i 5 mila abitanti chiamati alle urne domenica 25 maggio, per evidenziare sui siti web e nell’ambito di tutte le attività di comunicazione la Legge 215 del 2012. Ad oggi, tuttavia, da una verifica condotta dalla Commissione regionale è emerso con i siti istituzionali dei Comuni dove si applica la Legge 215 del 2012 non hanno ancora reso noto e consentito agevolmente agli utenti di conoscerla. Secondo la Legge, approvata in Parlamento in modo bipartisan, il sindaco e il presidente della Provincia sono inoltre tenuti a nominare la giunta nel rispetto del principio di pari opportunità tra donne e uomini, garantendo la presenza di entrambi i sessi e gli Statuti comunali e provinciali dove stabilire norme per garantire, e non più semplicemente promuovere, la presenza di entrambi i sessi nelle giunte e negli organi collegiali non elettivi del Comune e della Provincia, nonché degli enti, aziende ed istituzioni da essi dipendenti.“Il problema è serio – ha detto la presidente della Commissione Pari Opportunità in Regione, Gemma Andreini – perché la nostra iniziativa non è passata. Tra le persone c’è confusione a riguardo, la confusione è su vari livelli. È importante che chi va a votare capisca in che modo deve farlo, sperando che in molti si recheranno alle urne. Nelle due preferenze una deve essere di genere maschile e l’altra di genere femminile, nel caso in cui le due preferenze dovessero essere dello stesso genere, la seconda verrà annullata. Chiediamo che venga fatta chiarezza sulle modalità di voto. Per la doppia preferenza, sia per le europee che per le amministrative, chiediamo che ci sia massima attenzione affinché i cittadini possano votare nel modo giusto senza cadere in errore”.
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