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Con il progetto (Ri)parO ricerca e nuovi strumenti di valutazione delle politiche sulle pari opportunità

Scritto da Google News. Postato in Pari Opportunità

MACERATA - Il vicesindaco Federica Curzi: "E' la punta di diamante di tante iniziative di sensibilizzazione sulle tematiche di genere"

 

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Il vicesindaco Federica Curzi durante la presentazione del progetto

 

(RI)pensare le pari opportunità è un progetto del comune di Macerata finanziato e sostenuto dall’Assessorato alle Pari Opportunità della Regione Marche, con la collaborazione con le Università di Macerata e Camerino, finalizzato alla valutazione dell’impatto delle politiche e azioni in determinati e specifici ambiti, rispetto al sesso.

(RI)parO, presentato oggi in comune, nasce da un’idea e da una proposta avanzata dall’Osservatorio di genere , associazione culturale di Macerata, che dal 2009 dedica la sua attività agli studi di genere e alla valorizzazione delle pari opportunità.

Il progetto ha come obiettivo la valutazione d’impatto rispetto al sesso – strumento fino ad ora quasi del tutto inutilizzato in Italia e parte integrante della strategia europea di mainstreaming – in riferimento a quelle politiche regionali che hanno implicazioni rispetto al genere.

“(RI)parO è la punta di diamante di tante iniziative di sensibilizzazione sulle tematiche di genere che l’assessorato alle Pari opportunità svolge durante l’anno e ha la specificità di muoversi in un’ottica di lunga visione che incarna le politiche pubbliche sulle pari opportunità partendo dal monitoraggio e analisi per la creazione di una prima banca dati in materia – afferma la vice sindaco Federica Curzi – Siamo partner convinti di questo percorso che ha richiamato l’attenzione del governo, in quanto le risultanze delle indagini che saranno condotte negli ambienti lavorativi su questa tematica costituiranno uno strumento utile per redigere una proposta di legge in grado di superare le discriminazioni di genere nei contratti e negli ambienti di lavoro.”

“Fino a dicembre 2014 – aggiunge la presidente dell’Osservatorio di genere Claudia Santoni – ci proponiamo di riconsiderare le politiche di genere per superare lo strumento delle pari opportunità e della ricaduta che esso ha avuto nelle politiche regionali; predisporre prassi operative più efficaci alla luce dei risultati valutativi ottenuti; promuovere la valorizzazione del potenziale femminile oggi presente nel mondo del lavoro a partire dalla correzione dei gap di genere in esso agenti; verificare l’esistenza di differenze tra le donne e gli uomini nei diversi ambiti di lavoro ed eliminare le disparità di genere, promuovere l’empowerment femminile migliorando la qualità e l’efficacia delle politiche prese in esame.

Gli strumenti metodologici individuati sono essenzialmente l’analisi del Rapporto sul personale maschile e femminile basato sui dati che ogni due anni le aziende con più di 100 dipendenti devono fornire alle Organizzazioni Sindacali e alla Consigliera di Parità e l’analisi delle lavoratrici di due macro settori (tessile/calzaturiero e quello dell’imprenditoria femminile nel campo dell’artigianato e nel settore agricolo). L’idea di affiancare questo secondo tipo di indagine al Rapporto, strumento utile e imprescindibile, nasce dalla constatazione che tale Rapporto non fotografa a pieno la realtà della nostra Regione la cui economia si basa su piccole-medie imprese, spesso a conduzione familiare, con meno di 100 dipendenti. In collaborazione con la Coldiretti, le tre sigle sindacali e la CNA si procederà rispettivamente ad una indagine quantitativa (somministrazione di un questionario semi-strutturato) e ad una indagine qualitativa (organizzazione di focus groups dedicati).

“Il progetto nasce dall’osservazione delle realtà internazionali ove esistono modelli di valutazione degli effetti delle politiche e azioni in determinati e specifici ambiti, cosa che in Italia manca completamente – ha detto Silvia Casilio dell’Osservatorio di genere. (RI)parO è un progetto pilota in questo settore che ci auguriamo possa portare a nuovi strumenti di valutazione utili alle politiche di Pari Opportunità”.

Obiettivi del progetto. Monitoraggio, analisi e approfondimento delle disuguaglianze di genere ancora diffuse e agenti nei luoghi di lavoro, verifica dell’attuazione dello strumento delle azioni in giudizio e creazione di una prima banca dati in materia, predisposizione di un modello di valutazione di impatto del genere ripetibile per diversi ambiti di studio di nuova generazione (ambiente, nuove tecnologie ecc.), messa in rete delle realtà istituzionali che operano nel territorio regionale promuovendo le pari opportunità, sensibilizzazione delle aziende marchigiane coinvolte nella progettazione sul miglioramento delle condizioni delle lavoratrici, definizione di proposte operative e di interventi mirati a rimuovere le discriminazioni di genere e infine avvio di un (ri)pensamento teorico del concetto di Pari Opportunità sono solo alcuni degli obiettivi che (RI)parO vuole raggiungere e che hanno spinto l’Osservatorio di genere, il Comune di Macerata e la Regione Marche a credere in un progetto come questo

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