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Prestiti lontani dalle pari opportunità? | Prestiti

Scritto da Google News. Postato in Pari Opportunità

Secondo uno studio dell'Osservatorio SuperMoney effettuato sulle richieste di prestiti bancari, si evince che gli uomini ottengono più soldi delle donne.

Richieste di prestiti bancari: prestiti in banca con più soldi agli uomini? E le pari opportunità?Secondo un’indagine condotta dall’Osservatorio Supermoney, pare che in banca non esistano più le pari opportunità: sempre di più uomini chiedono prestiti, ottenendo non solo approvazione ma anche maggiore liquidità rispetto alle donne. Scopriamone i motivi.

Più prestiti al sesso forte

Pare infatti che su 10 italiani richiedenti un finanziamento presso un’istituto di credito, soltanto 3 siano donne e richiedano anche cifre nettamente inferiori rispetto a quelle domandate dal sesso forte.

Secondo lo studio, che ha preso in considerazione richieste di prestiti avanzate dal mese di Gennaio 2014 a oggi,  il 32% viene da donne, mentre il 68% da uomini, con richieste di importi mediamente maggiori dell’11% rispetto a quelli domandati dalla fascia rosa, per la precisione circa 17.000 euro contro 15.000 euro.

Le motivazioni

Le motivazioni sono strettamente correlate ai bassi redditi delle donne capofamiglia. Le donne guadagnano meno e incassano retribuzioni inferiori a quelle dei loro colleghi maschi pur a parità di qualifica. Per la precisione si tratta circa di 1.400 euro contro 1.800 mensili, una differenza di 400 euro che, al giorno d’oggi, non è poca cosa.

Non entrano invece in gioco il fattore anagrafico, poiché l’età media dei richiedenti è la medesima ovvero 50 anni, ne la provenienza geografica, poiché fra Nord, Sud e Centro Italia non sono state rilevate variazioni così incidenti e distintive. Nessuna differenza neanche tra le finalità che portano l’individuo alla richiesta di un finanziamento: sia uomini che donne pongono il loro obiettivo nei confronti dei medesimi scopi ovvero ottenere maggiore liquidità ai fini della ristrutturazione della propria abitazione di proprietà o per l’acquisto di un’auto nuova o di un nuovo immobile.

Le conclusioni

Notizie che stupiscono e sembrano decisamente andare in controtendenza a quelle enunciate negli scorsi mesi a proposito degli incentivi all’imprenditoria femminile. Il sesso debole è dunque la vera vittima della crisi sul territorio italiano? Le pari opportunità sono solo una facciata e si è ancora incatenati a vecchie e arcaiche convinzioni sessiste?

Certo il diverso regime di retribuzione tra lavoratrici e lavoratori è certamente un dato di fatto che parla chiaro ma è importante che le banche svolgano il medesimo ruolo, senza distinzione d’interessi, all’atto di accompagnare le donne attraverso il personale e singolare sviluppo professionale, in termini non solo di credito al consumo ma per quanto riguarda ogni proposta finanziaria dedicata e mirata all’apertura di nuove aziende e nuove imprese o alle iniziative inerenti il microcredito, dalle quali passerà e le quali traineranno inevitabilmente e indiscutibilmente la futura, si spera, ripresa economica.

 

 

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