Progetto di legge sulle pari opportunità
“La condivisione e l’impegno del progetto di Legge Quadro per la parità e contro tutte le forme di discriminazione è non solo auspicabile, ma addirittura necessario per far crescere la nostra terra, che ha già dimostrato grande sensibilità al tema dei diritti, troppo spesso negati, alle donne”.È questo il commento di Flora Beneduce, consigliere regionale della Campania e componente della Commissione permanente Sanità e sicurezza sociale, sul testo predisposto dalla Commissione regionale per le Pari Opportunità presieduta da Francesca Beneduce.
“La proposta è articolata e puntuale – continua l’on.le Beneduce -. Non trascura nessun aspetto, già a partire dalla forma giuridica che, di per sé, concede margini “politici” ed “amministrativi” per i passaggi necessari di attuazione nei vari ambiti, nei giusti modi e nei tempi congrui. L’obiettivo è quello di rimuovere ogni forma di disuguaglianza e di discriminazione, diretta o indiretta, nei confronti delle persone, in particolare delle bambine, delle ragazze e delle donne. Inoltre, con questo progetto di legge quadro, si punta a valorizzare e promuovere le pari opportunità, la differenza di genere e l’affermazione della propria specificità e libertà. Infine, tra gli obiettivi perseguiti, c’è anche il raggiungimento della parità giuridica e sociale tra donne e uomini, attraverso un costante dialogo con le istituzioni elettive, le parti sociali, gli organismi che si occupano di pari opportunità e discriminazioni di genere, i centri antiviolenza, le rappresentanze femminili delle realtà economiche, imprenditoriali, professionali e del lavoro, le associazioni femminili, i centri di documentazione delle donne e gli istituti culturali per la promozione della cultura delle differenze di genere presenti nella regione”.
Una volta chiarite le finalità, nel testo si sofferma sul sistema della rappresentanza, sulla cittadinanza di genere, sul lavoro e sull’occupazione femminile.
“Da medico, non posso non complimentarmi per la sezione dedicata alla medicina di genere. Con questa espressione si indica lo studio delle differenze tra le funzioni vitali di uomini e donne e la loro esperienza relativa alla stessa malattia finalizzata all’appropriatezza della prestazione sanitaria. Ciò determina, quindi, un’indagine per verificare le relazioni tra l’appartenenza al genere sessuale e l’efficacia delle terapie nel trattamento delle patologie. È evidente che si tratta di un profilo molto interessante, che potrebbe apportare cambiamenti notevoli non solo in fase di diagnosi e cura, ma anche nell’organizzazione dei presidi ospedalieri, dei consultori, delle cliniche”.
Il documento, poi, pone molta attenzione al tema drammatico della violenza di genere, predisponendo un Piano regionale di durata triennale, che definisce le linee di indirizzo per l’accoglienza delle donne che hanno subito violenza, in modo da garantire il coordinamento tra tutti i soggetti della rete coinvolti e l’organizzazione della loro presa in carico, sia in caso di emergenza sia nella quotidianità. Per un monitoraggio costante, è previsto anche un Osservatorio, la cui funzione è supportata da una Rete conoscitiva a supporto del sistema di welfare regionale e locale sui temi di genere.
“Ho apprezzato moltissimo l’impegno di Francesca Beneduce e della Commissione che presiede. Questa legge quadro renderà la Campania, già distintasi per l’attenzione alle donne per l’adozione di un sistema elettorale che promuove le quote rosa, regione-guida sul fronte della parità di genere”.