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Guadagna 2 posti al 69esimo con 'ministre' del Governo Renzi (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 28 ott - Piu' donne in Parlamento e al Governo. E' grazie a loro se l'Italia accenna a un miglioramento nelle pari opportunita' nell'indice sul 'Gender Gap' 2014 calcolato dal World Economic Forum. La Penisola sale infatti di due posizioni, dalla 71esima alla 69esima su 142 Paesi, ma si trova - in termini relativi - dietro al Bangladesh e alla Repubblica Kirghiza, confermandosi all'ultimo posto tra i principali Paesi industrializzati. Nei nove anni di vita dell'indice, l'Italia - segnala il rapporto dell'ente che organizza il vertice di Davos - ha comunque registrato un miglioramento della condizione femminile. Sempre tenendo ben presente che l'indice calcola il divario di genere all'interno di uno stesso Paese e non fornisce quindi una classifica in termini assoluti, nel 2006 la Penisola era al 77esimo posto e nel 2007 addirittura all'84simo. L'anno migliore e' stato il 2008, quando e' arrivata al 67esimo posto, ma poi la crisi si e' fatta sentire anche nel 'Gender Gap'. Lo dimostra soprattutto il netto peggioramento dell'indicatore sulla Partecipazione economica e sulle Opportunita', che vede l'Italia scivolare al 114esimo posto (e ultimo in Europa) dal 97esimo del 2013 e dal gia' non esaltante 85esimo del 2008. In particolare, in questo ambito, la Penisola e' 129esima per l'uguaglianza salariale per il medesimo lavoro, nel senso che laddove un uomo guadagna 40mila dollari l'anno, la donna con le stesse mansioni ne percepisce in media meno di 23mila. A sorpresa l'Italia - stando allo studio - negli ultimi 9 anni ha fatto passi indietro nella parita' nell'istruzione: nel 2014 e' solo 62esima contro il 27esimo posto del 2006 e nel 2013 era 65esima. A penalizzare il ranking e' il calo nelle iscrizioni di bambine nella scuola primaria, mentre per la scuola secondaria e l'universita' l'Italia si conferma come molti altri Paesi al primo posto. E' migliorata la parita' di genere in termini di salute e durata della vita che vede la Penisola al 70esimo posto dal 72esimo dello scorso anno e contro l'inquietante 95esimo del 2010. Ma e' nel Potere Politico che l'Italia guadagna punti nelle pari opportunita'. Il balzo e' evidente: dal 72esimo posto del 2006, passando dall'80esimo del 2007, si arriva al 44esimo del 2013 fino al 37esimo di quest'anno. A dare la spinta e' la composizione 'paritetica' del Governo Renzi, cosi' come l'aumento delle donne elette in Parlamento nell'ultima tornata elettorale. A riequilibrare la bilancia del potere e' pero' la casella sugli anni in cui una donna e' stata Capo dello Stato, visto che per l'Italia il punteggio resta zero. Il rapporto quest'anno assegna la prima posizione all'Islanda, davanti a Finlandia, Norvegia, Svezia e Danimarca, 'patrie' scandinave delle pari opportunita'. A sorpresa la sesta posizione e' appannaggio del Nicaragua, grazie al primo posto nella parita' di salute e durata di vita, davanti all'ancor piu' sorprendente Rwanda, 25esimo per la partecipazione economica e sesto per il potere politico. Ottavo posto per l'Irlanda, seguita dalle Filippine che sono prime per pari opportunita' educative e nella salute. Chiude il 'top ten' il Belgio, che supera Svizzera e Germania. La Francia e' 16esima, gli Stati Uniti 20esimi e il Regno Unito 26esimo. Secondo il Wef resta molto ampia nel pianeta la disparita' di genere delle opportunita' lavorativa: in 9 anni si e' solo ridotta del 4%, passando dal 56% al 60%. Di questo passo ci vorranno 81 anni per chiudere il divario e quindi per avere la parita' nel posto di lavoro bisognera' aspettare il 2095.
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(RADIOCOR) 28-10-14 08:00:01 (0026) 5 NNNN