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Aqp promette pari opportunità ma nei concorsi rifiuta gli over 40

Scritto da Google News. Postato in Pari Opportunità

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LA CONTRADDIZIONE

Aqp promette pari opportunitàma nei concorsi rifiuta gli over 40

Paradosso nei bandi per l’assunzione, Fi all’attacco

Vendola, presidente della Regione proprietaria di Aqp
BARI — La generazione «anta» si rassegni. Se ancora non ha trovato occupazione o l’ha appena persa, l’Acquedotto Pugliese non fa al caso dei quarantenni. Perché per 42 dei 44 posti di lavoro a tempo determinato per i quali il prossimo 20 novembre scadono i termini per la presentazione della domanda, è necessario non aver compiuto 40 anni. Per la precisione la più grande società pubblica pugliese (interamente controllata dalla Regione Puglia) prevede che possano partecipare alle selezioni i candidati che non abbiano compiuto 40 anni il 21 ottobre scorso. Eppure, come si legge sul sito di Aqp, «i principi che animano l’azione di Acquedotto Pugliese sono improntati alla massima equità e trasparenza e — soprattutto — ogni iniziativa si ispira ai principi di trasparenza, pubblicità, imparzialità, economicità dell’attività della Pubblica amministrazione e pari opportunità tra lavoratori e lavoratrici». Ma guai ad aver spento le 40 candeline.

LOSPINUSO: UN DISCRIMINE — L’opposizione del governo regionale non si è fatta sfuggire l’occasione: «Solo giovani e belli, e senza nulla togliere ai giovani e belli. Se hai oltre 40 anni — ha polemizzato in una nota il consigliere regionale di Forza Italia, Pietro Lospinuso, annunciando anche un’interrogazione consiliare a riguardo — per te le porte del lavoro nell’Acquedotto Pugliese sono chiuse, non considerando che proprio gli ultra 40enni sono i soggetti che hanno più difficoltà di reinserimento nel mondo del lavoro. E così, l’Aqp apre le selezioni con un discrimine comune: sono esclusi gli over 40. Perché, però, al vertice c’è un amministratore unico, Nicola Costantino, che i 40 li ha superati da un bel po’ e guida l’ente all’età di 63 anni? Una contraddizione con cui si sbarrano le strade ai cittadini in difficoltà e su questo mi aspetto chiarimenti dalla Giunta regionale ed un operoso ravvedimento dell’ente per consentire a chiunque di poter accedere alle selezioni per il tanto agognato posto di lavoro».

DISPARITA’ NELLA DISPARITA’ — Al di là della provocazione sull’età dell’amministratore unico, c’è da chiedersi il perché di una disparità nella disparità: mentre ai 22 aspiranti addetti al contact center, al tecnico per l’impianto elettrico, ai 5 per i rilievi topografici, ai 5 conduttori di impianti ad altri 8 tecnici vari e all’esperto di appalti è chiesta un’eta massima di 39 anni, per i due posti da addetti alle elaborazioni grafiche e all’editing degli elaborati ambientali gli aspiranti acquedottisti possono avere fino a 45 anni. Misteri delle pari opportunità

Michelangelo Borrillo

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