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Imprenditoria - ACI per le Pari opportunità

Scritto da Google News. Postato in Pari Opportunità

Alle donne che si lanciano nell′imprenditoria, l′Alleanza delle Cooperative propone alcuni strumenti incisivi per affrontare le difficoltà dell′inizio o le peripezie della risalita. E la cooperazione prova a rispondere, con buoni risultati, anche alle esigenze di chi fatica ad unire vita familiare e lavoro.

Il Vademecum degli strumenti finanziariUn formulario contenente tutte quelle indicazioni relative agli strumenti finanziari e alle misure di supporto al credito a disposizione delle imprese cooperative femminili. Lo hanno messo a punto tre organismi di parità dell′Alleanza delle Cooperative Italiane, presentandolo lo scorso 24 ottobre al convegno "Prendere tempo", organizzato dalla Commissione Pari Opportunità di Legacoop a Bologna. Si tratta di un vademecum utile alle imprenditrici, spesso scoraggiate, nel rivolgersi alle banche, dalla domanda di maggiori garanzie e tassi più elevati rispetto ai colleghi maschi. Come ha spiegato il presidente della Commissione Pari opportunità e vicepresidente di Legacoop nazionale Dora Iacobelli nel corso del convegno, tale guida «è il primo passo per una sistematizzazione dell’esistente che rappresenterà anche il presupposto per progettare e proporre nuovi prodotti e servizi» (in basso l′email cui scrivere per ottenere il vademecum).

Cooperative e welfare aziendaleIl convegno è stata l′occasione anche per parlare di cooperazione quale buona opportunità per le donne di trovare un equilibrio tra una vita familiare impegnativa e un lavoro gratificante. Diverse le esperienze raccontate dalle cooperative provenienti da varie zone d′Italia, all′interno delle quali sono stati approntati veri e propri progetti di welfare aziendale dalla portata innovativa.

La Cooperativa "Coop Adriatica", per esempio, operante nel settore della grande distribuzione, ha messo a punto, dopo un′indagine conoscitiva sui bisogni dei propri dipendenti (9mila, per il 76% donne), un sistema di strumenti per agevolare la gestione dei loro carichi familiari, pensando poi a delle soluzioni su misura. «L’evoluzione di "PiùPerTe" – spiega il direttore del personale Nicoletta Bencivenni a proposito del progetto – sarà ora lo smart working, che sfrutta le nuove tecnologie per permettere alle persone di lavorare quando vogliono e dove vogliono, nell’ottica del diversity management e dell’age management, a favore delle persone».Dal Friuli, invece, giunge l′esperienza progettuale "Itaca, un′isola di conciliazione" della Cooperativa omonima, che si occupa di servizi socio assistenziali sanitari ed educativi. Per rispondere adeguatamente alle esigenze delle numerose lavoratrici (l′83% del totale con una media annua di maternità attorno al 10%), il progetto prevede misure per la maternità (e la partenità), telelavoro, elezione del Cda con previsione quote di genere, attivazione servizi di babysitting per partecipazione ad assemblee e riunioni sociali, 30mila euro annui in voucher per la conciliazione, posti riservati presso due asili nido a tariffe agevolate. Da segnalare anche il progetto "Family Friendly", per favorire il reinserimento in ufficio al rientro dalla maternità, e le azioni ordinarie di Empowerment in favore della crescita professionale.Il Protocollo d′Intesa con Unipol BancaIntanto, a tendere una mano alle donne che si mettono in gioco arriva un Protocollo d′Intesa per lo sviluppo e la crescita delle imprese a prevalente partecipazione femminile, cui hanno apposto la propria firma Abi, il dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio, il ministero dello Sviluppo Economico insieme ad Alleanza delle Cooperative Italiane, Confindustria, Confapi, Rete imprese Italia. Aderendo all′accordo, Unipol Banca ha confermato la possibilità, anche per le lavoratrici autonome, di attingere ad un plafond di 10 milioni di euro, mediante la concessione di finanziamenti a condizioni competitive.

Tre i fronti su cui saranno predisposti i fondi: - nuovi investimenti per sviluppare attività d′impresa o della libera professione- start-up- ripresa di Pmi o lavoratrici autonome in difficoltà a causa della crisiInoltre, in caso di maternità o grave malattia, il Protocollo garantisce la sospensione del rimborso del capitale fino a dodici mesi.

ContattiQuesto indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.Fonti: Legacoop, Legacoop, Legacoop

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