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Pari opportunità, alla Camera mozione dei pentastellati siciliani

Scritto da Google News. Postato in Pari Opportunità

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Suggerimenti, proposte, quasi invocazioni: associazioni e cittadini siciliani – e non solo – sbarcano alla Camera con una mozione del Movimento 5 Stelle sulle pari opportunità.“Noi abbiamo fatto parte dello scheletro – afferma la deputata palermitana Giulia di Vita – loro tutto il resto, suggerendoci cosa mancava nell’atto sulla base delle loro esperienze personali e professionali. E’ stato un grande esempio di democrazia partecipata”.

La mozione è nata poco alla volta, arricchendosi strada facendo “per impegnare il governo” su tantissimi punti in un settore (quello delle pari opportunità, appunto) ancora orfano del ministro, la cui nomina il Movimento 5 stelle ha chiesto a più riprese.

“Si è partiti dal vuoto politico su alcune gravi temi – spiega Giulia di Vita – che abbiamo chiesto inutilmente al governo di riempire, ma non siamo stati ascoltati. E’ partita allora una raccolta di firme. Assieme a queste abbiamo ricevuto parecchie proposte e integrazioni, ed è venuto fuori un così bel lavoro che abbiamo pensato di fare diventare mozione”.

Le principali conseguenze della mancanza del ministro vengono individuate dal M5S nello stallo del Piano nazionale antiviolenza sulle donne, nelle controversie irrisolte tra UNAR e MIUR, nella mancata realizzazione del Piano d’azione biennale per la disabilità, nello stallo dei congedi di maternità e paternità, nelle direttive comunitarie non recepite, recepite parzialmente o non recepite correttamente, etc.

La mozione punta a risolvere alcuni di questi problemi, impegnando il governo su tanti versanti, tra i principali alcuni di grandissima attualità in questi giorni: l’emanazione del piano antiviolenza; l’assunzione di misure contro la violenza psicologica in ambito familiare; l’adozione di concrete politiche di conciliazione tra la cura della famiglia e il lavoro, con attenzione alla flessibilità degli orari di lavoro (part time e tele-lavoro, forme fra l’altro proposte dal M5S nel jobs act, ma bocciate).

E ancora, l’atto mira ad impegnare il governo sull’adozione di opportune iniziative di incentivazione fiscale e contributiva per datori di lavoro pubblici e privati che istituiscono asili nido aziendali o che promuovono altre iniziative come baby sitting o baby parking, e sulla fornitura di un puntuale e dettagliato ragguaglio sulle attività dei Comitati Unici di Garanzia contro le discriminazioni nel posto di lavoro.

“E’ di problemi come questi – afferma la deputata M5S – che il dipartimento delle Pari opportunità dovrebbe occuparsi, con o senza ministro dedicato, e non di emanare linee guida sulla declinazione al femminile dei sostantivi della lingua italiana. E’ una questione di priorità, altrimenti gli italiani saranno portati ancora una volta a ritenere quella delle pari opportunità solo ‘una poltrona inutile’ e sarà difficile dar loro torto”.

La mozione affronta temi caldissimi soprattutto al Sud e in Sicilia. Secondo gli ultimi dati pubblicati da Eures nei giorni scorsi, il Meridione sta diventando l’area più a rischio per il femminicidio (aumento nel 2013 del 27 per cento dei casi rispetto all’anno precedente). Situazione grave anche per l’occupazione in rosa, dove la Sicilia fa passi indietro di continuo (-7 per cento dal 2008).

“Il Governo però nicchia o si dedica a ipocrite manifestazioni di facciata”, dice la deputata palermitana M5S a Montecitorio Chiara Di Benedetto, riferendosi alla cerimonia di ieri alla Camera in occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

“E’ stato insopportabile assistere a tutta quella retorica ed ipocrisia sia in aula che sui giornali e sui social da parte della stessa classe politica incapace, o totalmente disinteressata, ad agire in maniera concreta su un fenomeno sociale e culturale drammatico come questo”.

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