#Puglia #doppiapreferenza, Comunitato Pari Opportunità degli Avvocati di Bari: 'Ignorata legislazione europea'
Sabato, 28 Febbraio 2015 - Ore 00:00
La nota ufficiale
Pubblicato in Politica il 27/02/2015 da Redazione
In seguito all’esito della votazione nel Consiglio Regionale Pugliese sulla legge elettorale regionale, con specifico riferimento alla circostanza che il Consiglio non ha inteso mettere in votazione gli emendamenti proposti per il riequilibrio di genere nella legge elettorale, dichiarandone l’inammissibilità per essere stati già discussi e rigettati nel 2012, il Comitato Pari Opportunità degli Avvocati di Bari in una nota esprime la propria indignazione e stigmatizza l’incoerenza con la normativa nazionale e europea nonché il vulnus democratico che questa decisione manifesta."Fin dal 1995 - si legge - la Corte Costituzionale (sentenza 442/92) ha sottolineato che al riequilibrio tra i sessi nella rappresentanza politica si sarebbe potuti pervenire con una intensa azione di crescita culturale che avesse portato i partiti e le forze politiche a riconoscere la necessità improcrastinabile di perseguire l’effettiva presenza paritaria delle donne nella vita pubblica così attribuendo ai partiti una funzione propulsiva autonoma che il legislatore, in quei tempi, non poteva ancora avere. In Puglia, invece, emerge, al contrario di quanto suggerito dalla Corte Costituzionale, la mancanza di volontà di apportare i minimi correttivi in senso democratico alle regole elettorali che avrebbero presidiato il riequiibrio dei generi nella rappresentanza dei cittadini e delle cittadine. Trincerarsi dietro una eccezione formale, votata con voto segreto ma con ogni evidenza eccezionalmente bi-partisan, secondo la quale non sarebbe stato possibile rimettere ai voti proposte bocciate nel 2012, appare come un volere ignorare il fatto che oltre trentamila cittadine e cittadini pugliesi hanno fatto una scelta definita di senso opposto a quella operata (oggi così come nel 2012) dai consiglieri regionali che dovrebbero rappresentarli, mortificando il senso democratico dell'organo legislativo regionale"."Il Comitato Pari Opportunità dell'Ordine degli Avvocati di Bari - conclude il comunicato - prende atto del chiaro messaggio inviato dall’organo legislativo regionale e constata che, in tal modo, è stata ignorata dal Consiglio Regionale Pugliese l’efficacia interna della legislazione europea in tema di contrasto alla discriminazione che prevede l’obbligo di rimozione degli effetti discriminatori di condizioni di fatto o di diritto e la necessità di porre in essere azioni positive, anche di natura legislativa (cd. trattamenti differenziali), che sono stati ignorati gli articoli artt. 3, 51 e 117 della Costituzione della Repubblica Italiana, così come sono state ignorate le modificazioni socio culturali che hanno portato la Corte Costituzionale dalla pronuncia reiettiva del 1995 all’attuale legislazione e giurisprudenza in tema di riequilibrio della rappresentanza di genere e segnatamente: la legge per l'elezione dei rappresentanti della Repubblica Italiana nel Parlamento Europeo, che prevede - tra l'altro - la facoltà della tripla preferenza di genere; - la sentenza della Corte Costituzionale n. 4/2010, che stabilisce la legittimità della legge elettorale della Regione Campania, prevedendola facoltà della doppia preferenza e la composizione 50/50 delle liste; la legge elettorale del Friuli Venezia Giulia, la sent. Corte Cost. n. 1/2014, che si sofferma in generale sul principio di rappresentanza dichiarando l'incostituzionalità di alcune norme della legge elettorale nazionale (cd. Porcellum)"Il Comitato Pari Opportunità degli Avvocati di Bari dichiara dunque di essere deciso ad attuare ogni azione che rientri nelle proprie competenze per tentare di dare valore ai principi che ha voluto pubblicamente richiamare