M5S Orvieto: il Comune per le Pari Opportunità
Riceviamo dal M5S di Orvieto e pubblichiamo.
Con l’avvicinarsi dell’otto marzo si concretizzano le iniziative sui diritti grazie al M5S. Lucia Vergaglia: «Con Renzi è abolito il ministero alle Pari Opportunità, per le politiche di genere adesso tocca a noi.»
Prevista dallo Statuto cittadino di Orvieto, la Commissione Pari Opportunità, è finalmente riuscita a partire grazia anche alla forte pressione del M5S portata avanti con caparbietà sin dal giorno dell’insediamento di Germani. Siamo stati i primi a porre il tema, e gli unici fino allo scorso novembre quando siamo riusciti a superare le barriere della logica partitica facendo prevalere il tema istituzionale. Non solo #FiatoSulCollo grazie ad un’azione decisa ed insistente siamo riusciti a riportare la lotta alla discriminazione stabilmente all’interno dell’agenda del Consiglio ed i confronto con i cittadini al rango di appuntamento istituzionale.
L’attivazione di questo strumento democratico, da anni fermo con le 4 frecce, in attesa di una scossa nei temi dei diritti e delle priorità sociali, è arrivata a fine 2014 e ci sono stati già i primi incontri in Consiglio, e con l’Assessore competente, con le prime bozze di un’agenda operativa e la scelta di iniziare il confronto con le realtà associative della nostra Zona Locale.
Tecnicamente la Commissione è paritaria tra maggioranza ed opposizione ed è composta da Pettinacci (Pd), Tardani (Forza Italia), Timperi (PD) e Vergaglia (M5S) ed è il luogo deputato al confronto, a differenza dell’Assessorato alle Pari Opportunità che è l’organismo operativo finale. Come tutte le commissioni avrà poteri specifici e capacità d’iniziativa, farà attività d’ascolto e di decodifica delle esigenze, e riporterà al Consiglio ed agli organi di Giunta i risultati utili e le necessità d’intervento. Tuttavia in questa fase gli uffici lavoreranno tutti assieme per riconnettere quanto negli anni è andato in ordine sparso, con tanti interventi frutto più della buona volontà dei singoli che di una politica vera e propria. Dal 2000, in Europa, vige “La parità tra uomini e donne deve essere assicurata in tutti i campi, compreso in materia di occupazione, di lavoro e di retribuzione. Il principio della parità non osta al mantenimento o all’adozione di misure che prevedano vantaggi specifici a favore del sesso sottorappresentato” (Carta di Nizza dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea, art. 23).
Per rendere vero questo principio sono stati messi a disposizione tanti strumenti democratici, anche al livello comunale, che però stentano ancora ad attivarsi, proprio come è successo qui ad Orvieto. Questi organismi di parità sono strumenti di osservazione, discussione e promozione di politiche di uguaglianza fra i generi (donna – uomo) e come tali vanno necessariamente attivati ed utilizzati.
Il Comune di Orvieto è anche il capofila dei comuni della Zona Sociale 12 in cui era attivo il “Tavolo istituzionale per le Politiche di Genere e le Pari Opportunità” ed il 5 marzo si riparte proprio da quella iniziativa assieme alle tante associazioni impegnate sul territorio, con un pensiero all’avvicinarsi alla ricorrenza dell’otto marzo ed avendo ben chiaro che il governo, al di là delle belle parole, avendo scelto di abolire il ministero alle Pari Opportunità non ritenga prioritari questi temi e che quindi si debba partire dal basso per puntare al raggiungimento di una società etica e giusta.
Temi che in questa città il M5S ha portato all’attenzione immediatamente, sin da primo giorno del nostro insediamento, coinvolgendo tutte le forze rappresentate senza alcuna preclusione, in quello spirito paritario che dovrebbe essere alla radice dell’azione politica sana. Solo così, infatti, si potrà avere un confronto paritario con le associazioni ed i cittadini tutti.
Tuttavia non dimentichiamo che le Pari Opportunità non si limitano ai generi ma, in qualità di vero e proprio principio giuridico oltre che di civiltà, puntano a permettere liberamente, in assenza di limitazioni o vincoli, alla partecipazione economica, politica e sociale di un qualsiasi individuo indipendentemente (oltre che dal genere) dalla propria religione, convinzioni politiche, razza, etnia, disabilità, età ed orientamento sessuale, ovvero quelle che solitamente sono indicate come diversità e questo è il solco nel quale porteremo il nostro contributo.
In tal senso il M5S proporrà e sosterrà un’agenda d’inclusione delle politiche ugualitarie e di sostegno e la stipula di un patto cittadino contro ogni barriera, a partire da quelle architettoniche fino a quelle culturali.
Ciò che facciamo, ci teniamo a ricordarlo, l’otteniamo agendo da semplice forza di opposizione, con tutti i limiti che questo comporta.