ENTRO MAGGIO APPROVAZIONE PIANO ANTIVIOLENZA
CAMBIAMENTO CULTURALE - "La violenza di genere - ha spiegato l'assessore - impone un cambiamento culturale, di valori e di sistema. Va combattuta innanzitutto sul piano culturale, attivando meccanismi che sradichino i pregiudizi. Le istituzioni, dal canto loro, ci devono essere, creando valore aggiunto da tutte le buone prassi, attraverso l'implementazione e lo sviluppo di interventi di prevenzione e protezione". Nello sviluppo dei progetti, l'assessore ha sottolineato l'importanza delle reti, ma ha messo in guardia dal rischio dell'autoreferenzialità.
MESSAGGI PERSUASIVI - "Va eliminata - ha aggiunto Cantù - ogni forma di tolleranza verso la violenza di genere. Per questo bisognerà diffondere messaggi e informazioni persuasive e sensibilizzare la società perché prenda coscienza che la violenza di genere è un problema pubblico che danneggia il nostro sistema di valori e in particolare i giovani. Se il marketing è in grado di orientare le decisioni su che tipo di prodotti comprare, non è possibile che non si faccia nulla, o che non si faccia abbastanza, per evitare che ogni due giorni una donna venga uccisa e che l'Italia subisca un costo di 17 miliardi di euro l'anno a causa della violenza di genere. Bisogna, in altri termini, promuovere meccanismi di comunicazione che incidano sullo status delle persone".
EXPO, CENTRALITÀ DONNA - L'assessore ha anche ricordato che "oltre il 70 per cento del cibo a livello mondiale passa attraverso le mani delle donne". "Ora che sta arrivando Expo - ha concluso - affrontare il tema 'Nutrire il pianeta' significa affermare la centralità della donna".
Redazione