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Donne in Valle, a Palazzo regionale confronto a 360 gradi - Quotidiano online della Regione Autonoma Valle d’Aosta

Scritto da Google News. Postato in Pari Opportunità

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Diverse valdostane hanno preso parte al simposio

"Le donne in Valle d'Aosta sono inserite profondamente nel tessuto socio-economico, godono di indipendenza e autonomia ma per raggiungere una reale pari opportunità devono percorrere ancora strada".

E' questo, in sintesi, il messaggio della Coordinatrice nazionale degli Stati Generali delle donne, Isa Maggi, intervenuta oggi, sabato 20 giugno, a Palazzo regionale, al simposio 'Stati Generali dellle donne in Valle d'Aosta'. 

L'evento, organizzato dal Consiglio Valle e da Expo Valle d'Aosta, riunisce imprenditrici, artigiane, docenti, libere professioniste, consigliere e amministratrici pubbliche, cittadine, che nella giornata di oggi si confrontano su diversi temi, quali il lavoro, imprese e start up, democrazia paritaria, donne e territorio, comunicazione, innovazione e nuove tecnologie, al fine di elaborare un documento finale che confluirà nel progetto nazionale degli Stati generali delle donne.

I lavori sono stati introdotti dal Vicepresidente del Consiglio regionale, Andrea Rosset, che ha ricordato il ruolo fondamentale del mondo femminile nell'organizzazione del lavoro e della vita amministrativa della regione,  sono proseguiti con gli interventi della Referente regionale degli Stati generali, Stefania Notarpietro,  di Isa Maggi e di Giuseppina Nocera, presidente della Commissione Pari Opportunità del Consiglio nazionale dei Geologi, che ha elencato dati sconfortanti sulle donne nel suo ambito lavorativo per quanto riguarda l'Italia: “Ben il 54% dei geologi donna ha subito discriminazioni sul posto di lavoro - ha detto - e addirittura il 92% ha percepito disuguaglianze di genere. L’essere donna e la maternità sono fattori discriminanti molto importanti". 

Al Capo dell'Osservatorio economico e sociale, Dario Ceccarelli, il compito di presentare il rapporto sul lavoro come chiave di lettura dei cambiamenti nei rapporti di genere. Poi, ampio spazio al confronto tra le donne del territorio, moderato dalle componenti del gruppo che sta lavorando alla stesura della nuova legge sulle pari opportunità in Valle d'Aosta: Antonella Barillà, Elisa Bonin, Ines Mancuso, Patrizia Pradelli e Maria Pia Simonetti. Intervengo al dibattito le consigliere regionali Chantal Certan e Marilena Péaquin Bertolin.

La chiusura è affidata al Presidente di Expo Valle d'Aosta, Claudio Restano e nuovamente a Maggi. "Il Consiglio regionale – ha commentato il Presidente, Marco Viérin – dedica particolare attenzione alle iniziative che sostengono il ruolo della donna nella società e che valorizzano al contempo le specificità del territorio regionale. È importante che su questi argomenti ci sia un ampio dibattito e che il documento finale che sarà sottoposto alla Conferenza mondiale delle donne sia rappresentativo delle peculiarità e delle criticità delle diverse regioni d'Italia, ivi compresa la nostra Valle". 

La prima Conferenza mondiale delle donne, indetta dall'Onu, si è tenuta nel 1975 a Città del Messico. Nel 1995, a Pechino, si è riunita la quarta Conferenza nel corso della quale è stata rilanciata la politica delle pari opportunità, volta ad accrescere la presenza e la forza delle donne nei posti chiave delle società e dei governi. La Conferenza in programma all'Expo di Milano offrirà l'opportunità di riflettere su cosa è successo nei vent'anni che ci separano da Pechino 1995, per delineare proposte, disegnare prospettive di cambiamento vero e soprattutto costruire politiche per ridare il lavoro alle donne.

aostacronaca.it

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