solo 17,4% donne nei Consigli regionali
Venezia, 30 giu. (askanews) - La quota di donne nella Camera dei Deputati è pari al 31,4% e al Senato al 28,3%. Nei consigli regionali il 17,4% dei componenti è donna, con una notevole variabilità tra le diverse regioni italiane. Tutti questi dati mostrano un percorso di crescita rispetto al passato, a tutti i livelli, sia nazionale sia locale: lo si è evidenziato alla Conferenza Nazionale delle Presidenti degli organismi regionali di Pari Opportunità, svoltasi a Venezia, e introdotta da Simonetta Tregnago, in rappresentanza del Veneto e presieduta dalla Consigliera regionale dell'Emilia-Romagna, Roberta Mori. Sono intervenute durante il dibattito le Presidenti delle Commissioni Pari Opportunità presenti, provenienti dalle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Marche, Sicilia, Trentino, Veneto. Il messaggio forte e unanime che è uscito dalla mattinata di confronto è che la qualità della democrazia esige la presenza delle donne nei luoghi della decisione e della rappresentanza. Per produrre questo risultato in assenza di una società e di una cultura paritaria sono necessari correttivi quali l'inserimento della doppia preferenza di genere nelle legislazioni regionali in linea con la normativa e gli interventi nazionali. La Coordinatrice della Conferenza delle Presidenti degli Organismi regionali di Pari Opportunità, Roberta Mori, ha parlato della trasversalità che costituiscono le politiche di parità finalizzate al l'emancipazione dell'intera società al di là delle legittime posizioni politiche e delle visioni di appartenenza. Roberta Mori e la Presidente della Commissione Po del Veneto Simonetta Tregnago, hanno evidenziato una necessità, che è stata poi ripresa da tutte le Regioni presenti: quella di rivedere il ruolo delle Commissioni Pari Opportunità all'interno delle Istituzioni per fare in modo che le politiche di parità siano più efficaci e siano maggiormente integrate le attività tra Commissioni, Giunta e Consiglio Regionale.