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Cisternino: il Presidente della Commissione Pari Opportunità si dimette

Scritto da Google News. Postato in Pari Opportunità

CISTERNINO - Il Presidente della Commissione Pari Opportunità del Comune di Cisternino, Tiziana Biunno, ha rassegnato le proprie dimissioni nella giornata di ieri, lunedì 12 ottobre, adducendo come motivazione primaria il sentirsi "assolutamente inadeguata rispetto ad un modo di amministrare" che non condivide e comprende.

 

"L'entusiasmo che mi distingue per carattere e che mi ha portato ad accettare il compito di componente e di presidente della Commissione di Pari Opportunità, - scrive in una lettera in cui spiega le ragioni del suo gesto - si è perso nella delusione, nell'impossibilità di fare, di agire davvero per il paese. L'azione amministrativa relativa alle politiche sociali e di pari opportunità è come frenata, bloccata, fantastica. Il Capitolo di Bilancio alle Pari Opportunità inadeguato o meglio dovrei dire inesistente, a vantaggio di altre voci a mio giudizio spesso opinabili.

Parlare, progettare, creare le pari opportunità e le differenze di genere, a mio parere non è realizzare un singolo evento, con poche centinaia di euro e spesso fine a se stesso, ma significa realizzare o creare le basi per qualcosa di duraturo nel territorio".

 

Però, nonostante le difficoltà incontrate, sempre secondo Tiziana Biunno, la Commissione ha lavorato progettando e realizzando diversi eventi, rendendosi in tal modo visibile e, soprattutto, intrecciando proficue relazioni con le associazioni del paese, nonché con le altre Commissioni delle città limitrofe. Queste ultime, in particolare, hanno portato alla firma della Convenzione della rete delle Pari Opportunità. Inoltre, in questi anni è stato modificato lo statuto, rendendolo più consono sia ai Regolamenti vigenti sia più attento nel fornire le adeguate risposte alle esigenze che si sono verificate negli anni.

 

"Ho provato, spero con umiltà e correttezza, - continua nella lettera - a creare rapporti collaborativi con la Giunta e l'Amministrazione, [...], ma credo senza concreti risultati, perché vista come rappresentanza di minoranza e non come persona che volesse costruire qualcosa di concreto per il paese. [...]. Varie richieste e progetti sono stati purtroppo da questa Amministrazione trascurati, elusi e ignorati: bilancio di genere, toponomastica femminile, elette cistranesi, Casa delle Donne solo per citarne alcuni."

 

Quest'ultimo progetto, in particolare, secondo l'ex Presidente, sarebbe dovuto essere un laboratorio dove coniugare impresa culturale e servizi, un luogo in cui promuovere l'artigianato femminile e i prodotti equo-solidali, uno spazio fisico in cui poter ospitare corsi di formazione, nonché mostre o proiezioni, ma anche uno sportello di consulenza psicologica, legale e di salute della donna.

 

Ma, stando a quanto l'ex Presidente scrive, a tali richieste da parte della Commissione non ci sarebbe stata risposta da parte dell'attuale Amministrazione.

 

Per questo, e molto altro, le dimissioni sono diventate necessarie e non più rinviabili, fermo restando che, a detta della stessa, queste non faranno venire meno il suo impegno per la crescita del paese.

 

 

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