Pari opportunità, i dipendenti: "Niente mobbing. E l'identità di genere non è un ostacolo" - Firenze - La Nazione

Firenze, 19 ottobre 2015 - 273 su oltre 800 dipendenti della Città Metropolitana di Firenze - 177 donne e 96 uomini, il 32% del totale - hanno risposto a un sondaggio, del tutto anonimo, sulle pari opportunità nell'ente. La maggioranza degli intervistati ha escluso di aver subito sul luogo di lavoro atti di mobbing ovvero molestie; solo il 18% ha segnalato invece demansionamento, isolamento e ingiustificata disparità di trattamento, mentre è risultata parità sostanziale fra i dipendenti che hanno avvertito malessere psicologico e disturbi fisici legati allo svolgimento del lavoro quotidiano e coloro che, al di là del fisiologico stress connaturato a una professione, non ravvisano conseguenze sulla salute.

Il Consiglio metropolitano, su proposta del consigliere delegato Benedetta Albanese, ha approvato all’unanimità il Piano Triennale delle Azioni Positive (Pap) per gli anni 2015-2017, “per dare attuazione agli obiettivi di pari opportunità, come dettato dalla normativa vigente anche in ambito europeo, a cui le pubbliche amministrazioni si devono attenere”. Il nuovo piano fa riferimento all’indagine sul benessere organizzativo promossa nel 2014, prima che la Provincia lasciasse il testimone alla Metrocittà. Alla domanda 'La mia identità di genere costituisce un ostacolo alla mia valorizzazione sul lavoro', il 66% ha risposto negativamente, mentre il 16% degli intervistati ha affermato che l’essere maschio o femmina ha pregiudicato in maniera rilevante la carriera lavorativa. La metà dei partecipanti al questionario ha giudicato che il proprio lavoro ha procurato senso di soddisfazione personale.

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