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Umbricellum, rinvio a febbraio. Parere Pari opportunità dato quando non c’era la proposta di legge

Scritto da Google News. Postato in Pari Opportunità

Nuova udienza fissata per il 18 su richiesta del Comitato per la democrazia. Spunta documento datato ottobre 2013 mentre il ddl è stato depositato un anno dopo

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Una scheda elettorale del 31 maggio scorso (foto F.Troccoli)

di Daniele Bovi

Tutto rinviato: dell’ormai famigerato Umbricellum al tribunale civile di Perugia si tornerà a discutere il 18 febbraio. Questo l’esito dell’udienza di mercoledì mattina quando il Comitato per la democrazia in Umbria, che ha presentato ricorso contro la legge elettorale approvata nel febbraio scorso dal consiglio regionale, ha chiesto e ottenuto il rinvio della discussione. Le motivazioni di questa decisione erano state annunciate già martedì in una conferenza stampa dall’avvocato Felice Besostri, meglio noto come l’ammazza-Porcellum per aver vinto il ricorso contro la legge elettorale nazionale: nonostante la memoria difensiva sia stata depositata dalla Regione il 22 maggio scorso, nel sistema telematico è stata caricata solo tre giorni fa e quindi, spiega l’avvocato, c’è stato troppo poco tempo per esaminarla.

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Tutto rinviato Da qui a febbraio le parti avranno tempo per depositare ulteriore documentazione, ma intanto dalla memoria difensiva della Regione, curata dall’avvocato Massimo Luciani, spunta il parere del Centro per le pari opportunità della Regione Umbria. Besostri e il Comitato hanno spiegato che l’assenza di questo parere «inficia tutta la legge»; il parere in realtà c’è ma, a giudicare dalle date, non è stato dato sulla proposta di legge. Quest’ultima infatti è stata depositata il 10 novembre del 2014 (l’approvazione in aula risale al 23 febbraio 2015, a tre mesi dalle elezioni del 31 maggio), mentre il parere, in tutto cinque pagine, è datato 16 ottobre 2013.

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«Un contributo» Nel documento, firmato dalla presidente Daniela Albanesi, si spiega che si tratta di un «contributo» affinché «venga tenuta in debito conto – in sede di approvazione in Aula – l’esigenza di prevedere nella legge elettorale regionale i riferimenti finalizzati a costruire condizioni certe di presenza e di rappresentanza delle donne». Insomma, qualche consiglio preventivo in vista della discussione futura più che un’analisi puntuale del testo della legge. Nel parere si formulano delle proposte, come la previsione di un numero uguale di donne e uomini nelle liste, la doppia preferenza di genere, abolizione del listino e pure una pari presenza di donne e uomini nelle trasmissioni televisive durante la campagna elettorale. Indicazioni sostanzialmente integrate nella legge, che prevede un numero minimo di donne in lista, l’abolizione del listino e la doppia preferenza. Come detto, però, si tratta di consigli preventivi.

I commenti Tornando a quanto successo mercoledì, l’avvocato Ricciardi commenta che l’accoglimento del rinvio permetterà di «spiegare al meglio le complesse argomentazioni a favore del ricorso e, quindi, ribattere alle altrettanto dettagliate memorie difensive. Siamo convinti che la nostra sia una battaglia per la democrazia per archiviare una legge che è palesemente incostituzionale». «Vista anche la complessità della questione e l’importanza che riveste – dice invece Besostri – ci prendiamo qualche giorno in più per studiare bene tutte le nuove carte ed eventualmente depositare ulteriore documentazione. Siamo comunque convinti di avere le giuste argomentazioni per opporci a tutte le eccezioni sollevate dalla Regione Umbria ed ottenere quindi giustizia».

Twitter @DanieleBovi

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