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Pari opportunità, autogol del Pd

Scritto da Google News. Postato in Pari Opportunità

PALAZZO LASCARIS

Pari opportunità, autogol del Pd

Pubblicato Lunedì 25 Gennaio 2016, ore 21,03

Un emendamento allo Statuto della Regione introduce la parità di genere, ma l'interpretazione che ne dà l'azzurro Vignale semina il panico nel Centrosinistra. Provvedimento ritirato e opposizione sulle barricate: "Sono per i diritti solo a parole" - DOCUMENTO

image Sulle quote rosa il Pd fa la figura della Pantera Rosa. Quella, imbranata e pasticciona, dei cartoni animati. Un emendamento allo Statuto di Palazzo Lascaris pronto a trasformarsi in medaglia al valore – civile, visto l’oggetto -  per il presidente del Consiglio regionale Mauro Laus e l’assessora Monica Cerutti si è rivelato un pastrocchio pronto a essere impallinato dal consigliere di Forza Italia Gian Luca Vignale e, alla fine, ritirato non senza imbarazzo al termine di un conciliabolo tra il vicecapogruppo Domenico Ravetti (Davide Gariglio era assente) e la consigliera Angela Motta.

 

LEGGI IL TESTO DELL'EMENDAMENTO

 

Il tema è quello di strettissima attualità della parità di genere e del contrasto alle discriminazioni tra uomo e donna nelle istituzioni. Insomma altro che quote rosa, qui si va ben oltre. Almeno interpretando alla lettera il testo dell’emendamento Laus-Cerutti: “La Regione in conformità con quanto sancito dall’articolo 117, comma 7, della Costituzione, promuove la rimozione degli ostacoli che impediscono la piena parità di accesso alle cariche elettive e introduce correttivi paritari volti al perseguimento di una compiuta democrazia paritaria”. Quella parola “parità” non è passata inosservata a Vignale che, cogliendo al volo l’occasione fornitagli sul piatto d’argento, ha rappresentato lo scenario prossimo venturo che l’emendamento avrebbe tramutato in realtà già dalle prossime elezioni: “liste elettorali con posti esattamente divisi a metà tra donne e uomini, seggi assegnati in parti uguali ai due generi e via così”. Altro che quote rosa: “parità significa due parti uguali”, tiene il punto Vignale. Sgomento nella maggioranza.

 

image Qual pasticcio rischia di diventare una bomba – pensa qualcuno – meglio disinnescarla per tempo. Pazienza se il ritiro dell’emendamento deciso nel frettoloso conciliabolo darà la stura alla replica sarcastica del consigliere azzurro: “Pd e Sel scendono in piazza per abbattere i muri della discriminazione, ma quando si parla di candidature ognuno fai suoi conti.  Non appena è stato evidente – commenterà subito dopo Vignale - che l’approvazione dell’emendamento avrebbe modificato l’attuale legge elettorale, lo stesso Partito democratico che sabato ha sfilato per la parità di diritti, dopo una sospensione della commissione, ha chiesto il ritiro image dell’emendamento. Insomma si può fare a meno della parità quando può mettere a rischio la propria elezione”. Non tarda ad arrivare la replica di colui che ha deciso il ritiro del controverso: “Per me, più donne in politica rendono migliore la politica – dice Ravetti – Anzi andrebbero adeguati i tempi della politica alle esigenze delle donne. Ma la questione dell’emendamento è un’altra: va chiarito il suo significato non il suo obiettivo”. Come a dire: forse era il caso di scriverlo meglio. Ma la decisione del vice di Gariglio non è andata giù a chi quell’emendamento lo aveva proposto e se lo è visto accantonare.

 

L’entourage del presidente del Consiglio lascia intendere che Ravetti avrebbe dato retta all’interpretazione di Vignale, finendo per fare il gioco del nemico.  Laus, particolarmente sensibile al tema vista anche la carica di referente per le pari opportunità in Conferenza dei presidenti delle assemblee, in una nota spiega il principio che ha mosso lui e l’intera maggioranza, nel tentativo di “dare completa attuazione a quanto sancito dal dettato costituzionale, introducendo correttivi paritari che rendano operativi i principi di non discriminazione e di parità di trattamento”. Resta il dubbio sul significato di parità. Se una partita finisce in parità il risultato prevede due numeri sono uguali. Quella giocata oggi a Palazzo Lascaris è finita con un quasi autogol.

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