si celebri 2 giugno come alba pari opportunità
Individuare una serie di iniziative per ricordare il 2 giugno 1946, che rappresenta l’“alba delle pari opportunità in Italia”. Con la mozione si impegna il presidente della giunta, d’intesa con il presidente del Consiglio, ad individuare - con il coinvolgimento di enti locali, associazionismo e privati e senza gravare sul bilancio regionale - un programma di eventi che abbiano la finalità di ricordare il 2 giugno di 70 anni fa, quando ci fu il referendum istituzionale sulla forma di governo del paese, con le donne che esercitarono il diritto di voto.
L’atto è stato presentato dal presidente della commissione affari istituzionali Giacomo Bugliani (Pd) e approvato a maggioranza dall’aula. La Toscana è stata tra le prime comunità ad avvertire l’esigenza di riconoscere alle donne la possibilità di essere rappresentate nelle istituzioni. Un decreto del 1849 sanciva il diritto di voto con procura e dal 1850 era possibile inviare al seggio una scheda sigillata. Successivamente, il decreto legislativo luogotenenziale del 31 gennaio 1945, in occasione delle elezioni per l’assemblea costituente, conferì il diritto di voto alle italiane che avessero almeno 21 anni e quello del 10 marzo 1946 anche il diritto all’elettorato passivo. In quella stessa data, si tennero le prime elezioni amministrative alle quali le donne furono chiamate a votare.