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Cdm, alla Boschi anche le Pari opportunità. Renzi: "De Vincenti sentito dai pm di Potenza"

Scritto da Google News. Postato in Pari Opportunità

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"Da oggi" il ministro per i Rapporti con il parlamento, Maria Elena Boschi, assume "le deleghe sulle Pari opportunità e le adozioni internazionali". Lo ha annunciato Matteo Renzi al termine del Consiglio dei ministri. Il premier ha dato un caloroso "benvenuto a bordo" a Carlo Calenda che ha giurato oggi al Quirinale come nuovo ministro dello Sviluppo economico e ha voluto augurare "un ulteriore buon lavoro" alla Boschi alla luce delle nuove deleghe che assume.

Con gli avvicendamenti nel governo, ha spiegato Renzi, "abbiamo ridotto il numero delle donne che fanno parte del governo, è una cosa che un po' mi dispiace ma sono felice di questa scelta (la nomina di Calenda al posto della Federica Guidi, ndr) e delle scelte fatte in precedenza e sono convinto che tutta la tematica debba trovare nuova linfa".

Sempre nel Cdm di oggi è stato dato l'incarico a Maurizio Massari, fino ad ora ambasciatore italiano al Cairo, di guidare la rappresentanza Italiana a Bruxelles. Massari, che si era molto speso per far luce sulla morte di Giulio Regeni, prende quindi il posto del neoministro Calenda. "Sarò già domani a Bruxelles dove parteciperò al Consiglio commercio, un consiglio molto importante - ha detto il numero uno del Mise - Con me verrà a Bruxelles il viceministro Mario Giro che seguirà il migration compact".

Il premier ha precisato che "per evitare che la sede del Cairo rimanga anche simbolicamente senza ambasciatore, considerando la situazione particolare - anche se oggi registriamo le dichiarazioni del procuratore capo Pignatone, a cui siamo totalmente affidati per le indagini (sulla morte di Regeni, ndr) - per evitare anche un solo giorno di mancanza di ambasciatore abbiamo individuato in Giampaolo Cantini, grande esperto di Nord-Africa, nuovo ambasciatore in Egitto".

Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti, non ha partecipato al Consiglio dei ministri. E' stato lo stesso Renzi a spiegarne i motivi: "Oggi De Vincenti, intorno alle 12, ha ricevuto una comunicazione molto cortese da parte della polizia, che ringrazio, per essere sentito come persona informata dei fatti dai giudici di Potenza e, casualmente, questo era alle 17,30 quando era previsto il Cdm", ha spiegato il premier. "Noi - ha aggiunto Renzi - crediamo nel rispetto tra poteri dello Stato e abbiamo scelto di dare un segnale di serietà e leale collaborazione, invitando il sottosegretario a non partecipare al Cdm e andare a rispondere alle domande dei procuratori di Potenza".

"Se in passato qualcuno pensava di utilizzare il legittimo impedimento per rallentare i processi, noi siamo per accelerare i processi. Si vada a sentenza - ha aggiunto Renzi - si dicano i nomi e cognomi dei colpevoli. Questo paese ha bisogno di processi che si celebrino non il giorno dopo nell'eco mediatica, ma nelle aule dei tribunali. Noi vogliamo che le sentenze arrivino alla cassazione, se necessario, e quindi passino in giudicato". De Vincenti, dopo aver partecipato al giuramento di Calenda al Quirinale, ha concluso il premier, è quindi andato a farsi sentire dai magistrati.

"Ho fornito tutte le informazioni richieste chiarendo le scelte di politica industriale che sono alla base dei provvedimenti del governo", ha detto De Vincenti al termine del suo colloquio con i magistrati di Potenza che lo hanno incontrato a Roma.

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