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Festa della Repubblica tra pari opportunità e lotta alle disuguaglianze

Scritto da Google News. Postato in Pari Opportunità

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imagedi Carolina Fiorini

Giovedì 2 giugno 2016 diventa una giornata dedicata alla commemorazione ed alla dimostranza “dell’impegno quotidiano che deve convergere dove maggiori sono le disuguaglianze e le ingiustizie sociali”. Michele Tortora, prefetto di Ferrara, ha letto il discorso tenuto dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella in apertura della cerimonia a Roma.

La città Estense ha dato inizio alla cerimonia in piazza Trento Trieste con alzabandiera e la deposizione della corona d’alloro al monumento della torre della Vittoria, alla presenza delle autorità locali e provinciali. A posare la corona memoriale il prefetto Michele Tortora assieme al sindaco Tiziano Tagliani, al questore Antonio Sbordone e alle associazioni combattentistiche e d’arma, una cerimonia che è stata seguita dall’esibizione di quattro paracadutisti della Scuola Paracadutismo Ferrara che sono atterrati in Corso Martiri della Libertà.

Attenzione al disagio dei più giovani ed anziani, supporto alle scuole, contrasto all’esclusione sociale, rispetto della legalità e all’etica del servizio, contrasto e prevenzione dei fenomeni corruttivi, criminali e del malaffare sono solo alcune delle necessità sociali e politiche su cui Mattarella ha posto l’attenzione, riportate nella piazza del Municipio ferrarese dal prefetto Tortora: “Nella gestione dei continui flussi di persone in fuga da guerre, persecuzioni e povertà, spetta ai prefetti il compito di coordinare le attività di primo soccorso e assistenza per garantire sicurezza e dignità umana”.

Il settantesimo anniversario della Repubblica diviene così un giorno simbolico atto a rinnovare il sentimento di “coesione e di comune appartenenza”. Ma è anche l’anniversario del suffragio universale: “D’allora il movimento d’emancipazione femminile ha ottenuto molte conquiste – prosegue Tortora –, ma la lotta per la parità di genere non è ancora del tutto vinta specialmente per quanto riguarda l’effettiva parità sul lavoro e il diritto all’autodeterminazione nelle relazioni sentimentali”. “Le donne stesse – continua il sindaco Tagliani – mi ricordano anche che nel nostro Paese solo nei primi cinque mesi dell’anno ne sono state uccise 55 da uomini violenti e psicologicamente impotenti. I seminatori della paura stanno raccogliendo i primi frutti, ogni giorno ciascuno perde un pezzo del proprio essere uomo e donna, ciascuno perde dignità e libertà”.

Presenti alla cerimonia Germana Bergamini Zanardi ed Eugenia Masina, due donne che votarono per la Repubblica nel 1946, ed a coloro che parteciparono alla resistenza ed alla lotta di liberazione (partigiani, internati militari nei lager nazisti e combattenti) è stata consegnata una medaglia commemorativa denominata “Medaglia della Liberazione”.

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