La presidente della Camera Laura Boldrini espone dal suo ufficio di Montecitorio un drappo rosso a sostegno delle iniziative contro i femminicidi, Roma, 03 giugno 2016. ANSA/ANGELO CARCONI
Matera. “La questione non è solo penale, è anche e soprattutto culturale. Qui bisogna proprio cambiare una mentalità che va avanti da secoli, da millenni”: lo ha detto a Matera la Presidente della Camera, Laura Boldrini
, riferendosi al ripetersi di gravi episodi di violenza contro le donne.“In questa legislatura – ha aggiunto – abbiamo lavorato molto sul femminicidio, inasprendo le pene su stalking e violenza domestica. Però la questione non è solo penale, è anche e soprattutto culturale”.
“Va cambiata l’idea che – ha continuato la Presidente della Camera – se si ha una relazione con una donna, questa donna non ha più diritto alla sua libertà, oppure quando la libertà questa donna ce l’ha, è una gentile concessione. Non è così: noi dobbiamo ribadire forte e chiaro che non rinunceremo mai alla nostra libertà e ai nostri diritti.Molti uomini sono con noi in questa battaglia: si devono far sentire, devono alzare insieme a noi la loro voce”.“Abbiamo bisogno di unire le forze. Ai violenti dico: rassegnatevi, perché comunque noi non rinunceremo mai alle nostre conquiste e non rinunceremo mai alla nostra libertà. In una relazione ci si sta in due: se una persona dice no, bisogna rispettare quella volontà perché neanche con la violenza ci strapperanno mai quei diritti. Ecco quindi che dico: dare segnali, simboli ha un grande significato. Lo stanno facendo tanti sindaci, lo stanno facendo tutti. Le istituzioni – ha concluso Boldrini – devono essere accanto ai cittadini e alle cittadine che si ribellano a questa violenza”. |
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