Qualiano. L'Associazione Terra Viva: «Violate trasparenza e pari opportunità nell'assegnazione del bene confiscato»
Qualiano. L'Associazione Terra Viva: «Violate trasparenza e pari opportunità nell'assegnazione del bene confiscato»
La lettera dell'associazione che si occupa di assistenza alle donne vittime di violenza
QUALIANO. Solo dai media abbiamo appreso che nei giorni scorsi il Comune di Qualiano (NA) ha assegnato direttamente, in gestione ad un Ente ecclesiastico, un bene confiscato alla criminalità senza passare per le previste procedure di rispetto dei “principi di trasparenza, adeguata pubblicità e parità di trattamento”. Non siamo nuovi alle procedure amministrative “atipiche” adottate dagli amministratori locali, che ci stupiscono con effetti speciali ormai da tre anni. Per tanto non possiamo quindi fare a meno di esprimere lo sconcerto rispetto a questa assegnazione che avviene in maniera “diretta in violazione delle norme” senza dare vita ad un bando o altra forma di pubblicizzazione e/o partecipazione pubblica.
Alla assegnazione di beni confiscati alla criminalità hanno certamente diritto anche altre organizzazioni no profit, come ad esempi la nostra. Superato lo “sconcerto” iniziale, dopo aver ascoltato le parole del Sindaco De Luca e dell’Assessore alle pari Opportunità Biancaccio del Comune di Qualiano, siamo raggelati.
Incredibilmente gli amministratori locali, ignorano la storia dell’anti violenza di Qualiano nata e portata avanti in solitudine istituzionale dall’Associazione Terra Viva, ignorano l’esistenza di un Ente di Promozione Sociale che ha presentato decine di richieste protocollate al comune e indirizzate agli amministratori le quali sono rimaste lettera morta. Ignorano chi sul territorio ha aiutato e assistito psicologicamente, legalmente, assistenzialmente e alimentarmente, oltre 160 donne in difficoltà con i propri figli, in un arco di tempo di 2 anni, ottenendo il riconoscimento come parte civile in numerosi procedimenti penali nei confronti di autori di violenza sulle donne giudicati dal Tribunale di Napoli Nord di Aversa. Il tutto con fondi propri spendendo oltre 30 mila euro.
Abbiamo provveduto ad inviare una comunicazione al Consiglio Comunale di Qualiano e al Segretario, inoltre una richiesta di accesso agli atti amministrativi relativi all’assegnazione effettuata, in quanto, online sul sito del Comune di Qualiano e nell’albo pretorio, non se ne trova traccia. Procederemo chiedendo il rispetto delle regole amministrative violate in materia di assegnazione di beni confiscati alla criminalità, relative a “principi di trasparenza, adeguata pubblicità e parità di trattamento”. Ci sembra che come pari opportunità in tutta questa vicenda ci sia ben poco.
Associazione Terra Viva