Pari opportunità: sono ancora lontane
Pari opportunità: sono ancora lontane
Per le donne è insufficiente il livello di uguaglianza raggiunto in ben dieci ambiti della vita indagati da Swg
— 9 agosto 2016Le pari opportunità tra uomini e donne sono ancora al di là da venire. O almeno questa è la percezione che hanno le donne, ma anche gli uomini, secondo quanto registrato da un sondaggio dell’istituto di ricerca Swg che ha intervistato 1.500 persone. E la percezione di un mondo poco a misura di donna è sempre più accentuata se si confrontano i dati odierni con quelli di dieci anni fa: nel 2006 alla qualità delle pari opportunità venivano dati 5,7 punti (scala 1-10), mentre oggi si è scesi a 5,5. Oggi come ieri, comunque, si è sempre sotto la sufficienza.
Il sondaggio riguardava dieci tematiche e in nessuna di esse la valutazione degli intervistati è superiore o almeno pari al sei. La facilità d’ingresso nel mondo del lavoro, la possibilità di fare carriera, la stabilità e la sicurezza nel lavoro, il livello di sicurezza sono stati valutati pari a 5,5 punti. La qualità della conciliazione tra vita lavorativa e privata, il tempo libero a disposizione, la disponibilità di servizi pubblici che aiutano le donne a gestire lavoro e famiglia sono stati valutati 5,4 punti. Fermo a 5,3 punti la percezione del ruolo delle donne in politica. Ed anche se è il punteggio più basso ottenuto nei vari aspetti trattati, in questo settore si è avuto un miglioramento rispetto a dieci anni fa quando il voto era di appena 4,9 punti.
La situazione della donna è percepita in modo più negativo a Sud (la media delle valutazioni è di 5 punti), seguito da Nordest (5,3) e Centro (5,6). A Nordovest la situazione si avvicina alla sufficienza (5,8), che viene raggiunta nelle Isole (6).
Quello che le donne vorrebbero di più è la possibilità di conciliare la vita privata con quella lavorativa e avere le stesse opportunità di fare carriera rispetto agli uomini, aspetti a cui hanno dato un punteggio pari a 7,6.
Il maggiore elemento di discriminazione per le donne è, invece, nel diritto di fare figli (44%), seguito dal riconoscimento delle proprie capacità e nella possibilità di fare carriera (entrambi al 43%).
Donne che in campo imprenditoriale sono poco inclini ad avviare una propria attività: soltanto il 13% di loro sta pensando seriamente ad aprire una propria impresa (uomini 18%), mentre ben il 59% non ci ha mai pensato (uomini 46%). Le motivazioni sono da cercarsi per il 37% delle intervistate nella carenza di finanziamenti e agevolazioni per l’imprenditoria femminile, per il 20% nel limitato orientamento culturale delle donne al rischio di impresa e per il 15% nella carenza di servizi di consulenza per l’imprenditoria.