Da Nestlè una lezione sulle pari opportunità | Occupazione
Nonostante l’Italia si collochi all’avanguardia per la legge sulle quote rosa nei Cda delle società private e pubbliche quotate, c’è ancora molta strada da fare per raggiungere una parità tra i sessi, come registra il World economic forum nel suo ultimo rapporto sul Gender Gap. Siamo al 111° posto su 145 Paesi. Le italiane che lavorano sono poche e fanno pochi figli, una tendenza confermata dagli ultimi dati Istat del secondo trimestre 2016.
L’Italia manca di riconoscere il ruolo positivo che le donne giocano in economia. In Norvegia dove il 73% delle donne lavora - contro il 47% dell’Italia - l’apporto delle donne che lavorano al Pil nazionale è superiore a quello dell’industria del gas.
Nestlé si distingue in Italia non solo per l'alta e qualificata presenza femminile. La multinazionale è all'avanguardia con i piani di welfare. Tra le buone pratiche: il lavoro agile e le iniziative speciali di conciliazione delle esigenze di cura, di vita e di lavoro, come il progetto 90 giorni, per accogliere i bimbi in ufficio durante i periodi di chiusura delle scuole.
"Abbiamo lanciato la Maternity Protection Policy - sottolinea Sonia Studer, Global Head of Diversity & Inclusion di Nestlé - un innovativo programma che garantisce a tutti i dipendenti, in tutto il mondo, l'applicazione di standard elevati di tutela della genitorialità per le persone del Gruppo".
Il programma di Nestlé è molto articolato e garantisce, tra l’altro, un minimo di 14 settimane retribuite di congedo di maternità, nonché il diritto di prolungare l'astensione dal lavoro per ulteriori sei mesi. Questa tutela si applica a tutte le persone che hanno esigenze di cura di neonati, inclusi i padri e i genitori adottivi".
Il Gruppo si distingue inoltre per l’estensione del congedo di paternità a due settimane di permesso retribuiti al 100% dello stipendio in aggiunta ai quattro giorni già stabiliti, per la presenza di asili nido aziendali e per la creazione di strumenti pratici di supporto alle famiglie come la distribuzione del Maternity & Paternity Kit ai futuri genitori e la sottoscrizione volontaria della Carta per le Pari Opportunità, promossa da ministero del Lavoro, ministero Pari Opportunità e Sodalitas. Il benessere aziendale si traduce spesso in migliore produttività da parte dei dipendenti. Tanto che i risultati economici positivi spingono la Nestlé a investire in capitali e risorse umane.
Dopo la recente apertura del sito di imbottigliamento di Castrocielo (Frosinone), infatti, la multinazionale rilancia con altri 150 milioni di euro - solo per il settore delle acque minerali - e un piano di sviluppo da oltre 60 milioni di euro iniziali in tre anni che punta a potenziare lo stabilimento della Perugina di San Sisto (Perugia) per confermarne la posizione come uno dei poli produttivi di eccellenza del cioccolato all’interno del Gruppo.