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Pari opportunità, seduta infuocata: "Assessore o assessora? Perdita di tempo"

Scritto da Google News. Postato in Pari Opportunità

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Seduta della commissione Affari istituzionali-Pari opportunità infuocata nella giornata di ieri a Palazzo Marino. Si discuteva infatti di modifiche allo Statuto proposte dalla maggioranza, per declinare al femminile alcuni sostantivi. Assessora invece di assessore, consigliera invece di consigliere. L'opposizione ha gridato contro l'inutilità della seduta e contro i costi per la collettività. Dura in particolar modo Patrizia Bedori del Movimento Cinque Stelle, che ha affermato: "Io e il mio collega Simone Sollazzo lasciamo la commissione per non gravare sulle tasche dei milanesi. Non si può parlare per un’ora e mezza di temi del genere. Ognuno dei 22 consiglieri qui presenti incassa 120 euro lordi a commissione". Parole non diverse da quelle della forzista Silvia Sardone, come riporta il quotidiano Il Giorno: "Potevamo risparmiare 2.500 euro per una seduta su questo tema, che non è una priorità per i milanesi. Questa è solo una commissione a sfondo propagandistico e ideologico. Faccio notare che dall’inizio del nuovo mandato la commissione Sicurezza è stata convocata una sola volta per una relazione dell’assessore Rozza sulle visite nei Municipi". Mentre i pentastellati abbandonavano la seduta, la leghista Laura Molteni ha invitato i consiglieri a restituire i soldi d gettone di presenza. Ma la presidente della commissione Pari Opportunità, la democratica Diana De Marchi, è rimasta sulla propria linea: "Io voglio essere chiamata 'consigliera’, non 'consigliere’, come nella mia professione vengo chiamata professoressa e non professore".

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