Il 26 novembre prossimo ci sarà, a Roma, una manifestazione nazionale contro la violenza sulle donne. La manifestazione è il punto di arrivo di un percorso che prende le mosse dall'assemblea nazionale dell'8 ottobre scorso a cui hanno partecipato centinaia di donne da tutta Italia.
La Commissione Pari Opportunità del Comune di Imola, è impegnata da tempo contro la violenza sulle donne. Negli ultimi due anni ha elaborato un documento nel quale si prendono in esame i vari aspetti della violenza maschile sulle donne. Il documento è stato oggetto di incontro con le Istituzioni locali imolesi (Giunta comunale, consiglio comunale, ASP, ASL) che si sono impegnate ad assumere un percorso di apertura verso la città al fine di rendere noti i dati del territorio che riguardano questa forma di violenza. Nel frattempo si è riattivato il tavolo a livello circondariale e si è discusso in sede metropolitana con i soggetti direttamente coinvolti, a cominciare dai centri antiviolenza e dalle Istituzioni rappresentate nella Città Metropolitana anche per l'assegnazione dei fondi messi a disposizione dal Piano nazionale antiviolenza. Ad oggi, tuttavia, di quanto si sta facendo sul territorio, in proposito, sappiamo molto poco. In particolare non si conoscono i dati relativi all'accoglienza e alle donne che si rivolgono alle diverse strutture esistenti dopo aver subito violenza. Non si conoscono neppure ufficialmente i criteri di ripartizione dei fondi a livello metropolitano e locale. La violenza degli uomini sulle donne, in gran parte consumata fra le mura domestiche, rimane un grave problema sociale che continua ad uccidere. Anche nel 2016 si contano ufficialmente, ad oggi, decine e decine di femminicidi (ci avviciniamo al centinaio). Un fenomeno che non può essere classificato come emergenza e neppure come problema di ordine pubblico, ma come un “male” che mina la società intera. Esso affonda le sue radici in una cultura che non ammette il diritto delle donne all' autodeterminazione e a decidere della propria vita, che si fonda ancora su stereotipi duri a morire e che si mostra particolarmente incline a restringere gli spazi delle donne e a limitarne i diritti.
Negli ultimi mesi in diversi Paesi (Polonia, Argentina, Spagna, Messico, Turchia, Islanda) le donne si sono fatte sentire a migliaia in contrasto a questa tendenza. Come Commissione pari Opportunità non possiamo non rilevare le tendenze in atto e pensiamo che la manifestazione di Roma sia un appuntamento più che mai opportuno per far sentire la nostra voce e quella di tutte e tutti coloro che trovano questa forma di violenza un'espressione di inciviltà e di arretratezza. Alla manifestazione, che si svolgerà sulla base dello slogan “Non una di meno” non sono ammesse bandiere, striscioni, cartelli di forze, associazioni organizzate , partiti. Essa rappresenta pertanto uno spazio libero e un'opportunità per fare sentire la propria opposizione ad una forma di violenza che oltre ad uccidere produce conseguenze dolorose e devasta il tessuto sociale. A contrasto di tutto questo vanno attuate politiche serie ed adeguate e stanziati i fondi necessari per sostenere le donne e i minori che subiscono e assistono alla violenza e per superare la cultura, gli stereotipi, le forme di potere che ne costituiscono il terreno di coltura.
INVITIAMO pertanto le donne e gli uomini che vivono a Imola sensibili al tema, a partecipare numerose/i alla manifestazione del 26/11.
Per ulteriori informazioni e per partecipare alla manifestazione:
http://www.comune.imola.bo.it/http://www.comune.imola.bo.it/in-evidenza/non-una-di-meno-1Informazioni aggiornate sul gruppo facebook “NON UNA DI MENO IMOLA”Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – tel: 054228912 – 3347311570
COMMISSIONE PARI OPPORTUNITA' COMUNE DI IMOLA