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Pari opportunità, due anni di attività in Consiglio

Scritto da Google News. Postato in Pari Opportunità

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Due anni di mandato fra qualche successo e alcune situazioni ancora da sistemare. E’ una lunga relazione quella della presidentessa della commissione pari opportunità, Daniela Grossi, davanti all’assise di palazzo Santini. Di due anni di mandato intensi con obiettivi ambiziosi alcuni dei quali portati pienamente a compementi, altri ancora da completare.

Daniela Grossi ne fa un lungo elenco esemplificativo. Partendo dal consultorio familiare: “Dopo una prima esperienza – dice Grossi - illustrata in un convegno organizzato nel maggio 2015 con Asl, associazioni del territorio, che stabiliva un nuovo corso per l'avvio dell'attività consultoriale a Lucca, la Commissione ha svolto opera di verifica, controllo e proposta, attraverso nostre delegate all'interno del tavolo di concertazione Asl Comune-associazioni, ma anche verificando l'iter di realizzazione attraverso incontri con la dirigenza generale, sottolineando le criticità e offrendo proposte per superare gli ostacoli che nel tempo si presentavano. Ciò, nel complesso, ha portato ad una nuova ulteriore impostazione del consultorio stesso, con una riorganizzazione generale, che comprende funzioni e personale, che in questi mesi sta portando finalmente a rispettare il dettato della legge istitutiva nel nostro territorio. Un consultorio, che, ricordiamo, offra servizi interdisciplinari di prevenzione e assistenza sanitaria, psicologica e sociale alla persona, alla coppia e alla famiglia nelle diverse fasi della vita, caratterizzato da un’accoglienza personalizzata, consulenze e prestazioni specialistiche per sessualità, infertilità e contraccezione, gravidanza, nascita e post partum, interruzione volontaria di gravidanza, menopausa, problemi delle donne età avanzata, problemi andrologici, disagio psicologico e problemi sociali, adozioni e affido familiare”.Impegno notevole anche nel contrasto alla violenza di genere: “Il femminicidio di Vania Vannucchi – ricorda Grossi - della scorsa estate ha improvvisamente rialzato il livello di attenzione sul fenomeno della violenza di genere, sottolineando l'importanza che l'attività di informazione e sensibilizzazione sul tema del rispetto, del superamento degli stereotipi, nonché la necessità di fare “rete” tra le varie istituzioni fossero punti fondamentali per creare una cultura che ponesse le donne al riparo da questo fenomeno, sempre più vistoso e sempre più, paradossalmente, presente nel chiuso delle nostre case, e pertanto silenzioso ed invisibile all'esterno. La commissione, proprio per questo motivo, si è attivata attraverso diverse iniziative: ha sottoscritto il protocollo d’intesa per la promozione di strategie condivise finalizzate alla prevenzione ed al contrasto del fenomeno della violenza di genere il 17 dicemnre 2015, la cui finalità è promuovere politiche di genere attraverso la realizzazione di una rete di relazioni tra la Provincia, i Comuni, le Aziende unità sanitarie locali (Usl), l'Ufficio scolastico provinciale, le forze dell'ordine, gli Uffici territoriali del governo-prefetture, la magistratura, la consigliera di parità della Provincia di Lucca, i centri antiviolenza, le associazioni del terzo settore presenti sul territorio provinciale che abbiano nei propri statuti tali finalità, al fine di favorire procedure omogenee per attivare l'immediato intervento dei soggetti di cui sopra su base provinciale, zonale-distrettuale, nell’obiettivo di elaborare, attivare e verificare un piano di interventi integrato a livello zonale per la prevenzione della violenza e per la tutela e la cura dei soggetti (donne e minori) che hanno subito violenza, con l’obiettivo di coordinare ed incrementare la raccolta dei dati sulla violenza; promuovere campagne di informazione e di sensibilizzazione; promuovere la ricerca sulle cause, conseguenza, costi e prevenzione della violenza; promuovere interventi formativi rivolti a tutti gli operatori degli enti e istituzioni che aderiscono al protocollo e che sono impegnati direttamente in azioni di intervento riguardo la violenza sulle donne. In questi mesi, tra le varie iniziative a cui ha dato vita o a cui ha collaborato, ricordiamo: la distribuzione dei sacchetti per il pane in occasione del 25 novembre, con impressi i numeri utili per le eventuali vittime di violenza, l'adesione alla Carta delle Donne, la collocazione della panchina rossa in onore delle donne vittime di femminicidio e violenza in piazza della Misericordia, l'adesione al corso Non ho paura, che quest'anno ha visto la partecipazione di diversi Comuni della Provincia di Lucca”.Fra gli obiettivi dichiarati quelli dell’educazione alle pari opportunità: “Dopo un progetto iniziale dal titolo Educare alle pari opportunità per una piena cittadinanza democratica – racconta la presidentessa - che ha visto l’organizzazione di un convegno con la partecipazione della ministra Giannini e la collaborazione di scuole e docenti, sono stati attivati diversi percorsi scolastici e formativi, insieme ad alcuni istituti comprensivi del territorio e la Provincia”. “Fra questi – elenca - #Futuriamoci #prepararsi al cambiamento in collaborazione con la Provincia, il cui obiettivo è stimolare riflessioni per na scelta consapevole e libera da condizionamenti culturali di genere; il progetto sperimentale in due classi del Pertini (Di)Verso(Da)Te articolato in 4 incontri sui temi della parità conquistata (percorso storico giuridico sulle conquiste femminili), parità esercitata, sulle questioni ancora aperte in merito a lavoro, visibilità, partecipazione politica, linguaggio e violenza di genere e sulla violenza di genere (parità accettata). All’inizio è stato somministrato un questionario con domande sulla parità. Interessante la risposta unanime sull’importanza dell’articolo 1 comma 16 della legge 107 (che testualmente recita “Il piano triennale dell'offerta formativa assicura l'attuazione dei princìpi di pari opportunità promuovendo nelle scuole di ogni ordine e grado l'educazione alla parità tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni”) ovvero la riforma della scuola per ragazze e ragazzi (tema sul quale era stato fatto un convegno con la ministra Giannini) e quella sulla necessità per ragazze e ragazzi di lottare per la parità dei diritti. Dal questionario e dal lavoro in classe è emerso come la violenza sia un tema che coinvolge e purtroppo riguarda da vicino anche le/gli adolescenti. E’ stato poi patrocinato il progetto dell'associazione Centro donna di Lucca “Relazionarsi nel web tra opportunità e rischi” in collaborazione con la cooperativa Ebico dell’Università di Firenze, realizzato su una classe seconda ed una terza alla scuola media Leonardo da Vinci di Lucca, articolato in tre incontri con gli studenti ed uno con i genitori di informazione e formazione. Segnaliamo inoltre che negli scorsi mesi è stata presentata candidatura per l’ammissione alla nuova Commissione provinciale di pari opportunità, dopo aver collaborato all’elaborazione del regolamento istitutivo”.Ma sono tante le iniziative che la commissione ha condiviso come la celebrazione dei 70 anni del voto alle donne, con la partecipazione al consiglio comunale dedicato e con un convegno organizzato insieme all'Ordine degli avvocati di Lucca e all'associazione Centro Donna; le iiziative di sensibilizzazione sul tema della diagnosi precoce e cura del tumore al seno nel mese di ottobre, con l'incontro (alla terza edizione) di Fuoriclasse, con la collaborazione delle associazioni Sciortino e Don Baroni, nonché della Asl.In futuro si guarda alla costituzione di una Casa delle donne: “La commissione – dice Grossi - ha poi collaborato all’organizzazione di un convegno in tema, che ha visto la partecipazione di molte donne e associazioni, in cui le esperienze di altri territori hanno fatto da volano alla progettazione di una Casa delle Donne a Lucca. Attualmente, dopo un percorso partecipato in cui sono state elaborati i primi elementi della Casa delle Donne, la discussione è ancora aperta e auspichiamo che nella prossima consiliatura si addivenga finalmente ad uno spazio dedicato alle donne. La proposta della commissione pari opportunità, inoltre, di dare un nome alle rotatorie più importanti della nostra città rappresenta un’iniziativa di grande significato simbolico per l’amministrazione comunale. La scelta inoltre di utilizzare il nome delle nostre madri Costituenti rappresenta ancora di più dare rilievo al ruolo che queste donne hanno avuto nella costruzione della carta fondamentale che regola il nostro paese. L’iter amministrativo è stato lungo. E’ proseguita l’attività volta all’ottenimento dell’intitolazione delle rotonde, è stata presentata la domanda al segretario Comunale con l’elenco dei nominativi. Successivamente, tale domanda è stata esaminata e presentata alla giunta. A tale scopo, una colta completato l’iter, la Cpo mette a disposizione parte del proprio budget finanziario per la creazione di una adeguata cartellonistica che riporti il nome delle donne scelte. In conseguenza di un confronto con l’assessore Marchini riguardo ad una nostra proposta di creare parcheggi “rosa” destinati alle donne in stato di gravidanza e nei primi mesi di maternità, è stata chiarita l’esistenza di un’iniziativa comunale che prevede forme di agevolazione per l’uso dei parcheggi cittadini. Un’ottima iniziativa, ma quasi del tutto sconosciuta all’utenza. Al fine di ottimizzare la campagna informativa sull’esistenza di un tagliando dedicato allo scopo suddetto la nostra proposta è stata di coinvolgere la Asl, nello specifico il consultorio, responsabile della consegna del libretto, affinché fosse inserita una specifica informativa all’interno del “libretto di gravidanza”, primo atto “formale” che sancisce l’inizio della gravidanza. Quando l’iter burocratico sarà terminato, sarà possibile per la cittadinanza interessata conoscere questo servizio ed usufruirne con un pagamento unico di 10 euro. In seguito ad un incontro con gli assessori Mammini e Marchini sul nuovo piano strutturale del Comune di Lucca, è emersa fra le componenti della Cpo del Comune di Lucca il desiderio di organizzare un evento che stimoli una riflessione, affinché si ponga, anche sui temi dell'urbanistica, uno sguardo più attento, che tenga conto delle diversità di genere,delle diverse età e condizioni dei cittadini. L'intento è stato quello d'innescare un processo di crescita della città e dei cittadini, in termini di consapevolezza di genere in relazione al significato che i piani strutturali rivestono nella vita reale di tutti coloro che abitano e fruiscono della città. Sulla base di tali presupposti è stato organizzato, nello scorso autunno, in collaborazione con la commissione urbanistica dell'ordine degli architetti di Lucca un convegno con titolo: "Individuo, città e urbanistica: Pianificare i luoghi fra cultura e identità". Sono intervenuti esperti in materia, fra i quali, il presidente dell'Inu, sezione Toscana, architetto Francesco Alberti, l'architetto Maria Silvia D'Avolio, coinvolta in uno studio sull'approccio gender mainstreaming nella progettazione urbana. Sono stati presentati casi studio e esperienze sul rapporto tra piani strutturali e politiche di genere e pari opportunità”.Attenzione anche alla comunicazione: “La pagina Facebook della commissione pari opportunità – prosegue Grossi - creata in via autonoma dalle componenti del gruppo comunicazione, nelle more dell'inserimento di una apposita sezione sul sito istituzionale del Comune, vede il costante aggiornamento, le frequenti condivisioni e le molte visualizzazioni dei post, che vanno ad informare sulle attività della Commissione, del Comune (riguardo le politiche di genere) e forniscono indicazioni utili, su temi di interesse collettivo, ovviamente legati alle pari opportunità. In queste ultime due settimane, finalmente è stata inserita una sezione dedicata alla Commissione nel sito istituzionale del Comune di Lucca e entro breve termine sarà completa con tutto il materiale finora prodotto”.Grossi sottolinea la collaborazione con l’assessorato alle politiche di genere: “In questi anni – dice Grossi - la commissione si è mossa per la propria attività in collaborazione con l’sssessorato alle politiche di genere, il quale ha messo a disposizione della Commissione circa metà del suo budget annuale, il che ha permesso di attutire, anche se parzialmente, le difficoltà che una commissione pari opportunità completamente a titolo gratuito e priva di budget avrebbe incontrato nell’espletamento della propria attività istituzionale. Inoltre si sottolinea la fattiva e costante collaborazione con la commissione consiliare di riferimento, presieduta dalla consigliera Picchi: ricordiamo, fra le varie iniziative, la panchina rossa e l’adesione alla Carta delle Donne”.“Concludendo – è il bilancio di Daniela Grossi - nonostante un budget esiguo (1000 euro l’anno) e le difficoltà insite in un organismo di nuova istituzione, lasciamo in eredità alla prossima commissione e all'amministrazione un bagaglio di iniziative e percorsi già avviati e in buona parte definiti, che siano di stimolo per l'attività che seguirà, a vantaggio delle donne e degli uomini di Lucca, perché si possa finalmente realizzare una compiuta parità”.Nel dibattito in Consiglio la presidente della commissione politiche formative, Enrica Picchi (Pd), nell'elencare le tante attività fatte in maniera congiunta con la commissione pari opportunità ha ricordato il "tanto lavoro fatto, anche se un lungo percorso è ancora da fare per attuare le leggi europee, nazionali e regionali. Il processo è un cambiamento lento". Anche la presidente della commissione sociale, Diana Curione (Lucca Civica) sottolinea il tanto lavoro di questi anni di attività fatto con "attenzione e delicatezza". Positivo il commento di Angelo Monticelli (Insieme per Favilla): "I risultati si sono visti - commenta - La commissione si è calata al meglio nella realtà locale e su tematiche nazionali. Mi sembra che ce l’abbiate fatta e penso che si debba pensare a una continuità del lavoro svolto fin qui". Ha chiesto uno sforzo dall'amministrazione per aumentare il budget per la commissione il consigliere di Governare Lucca, Piero Angelini, che però ne ha in parte contestato l'attività: "In attesa di leggere la relazione - dice Angelini - abbiamo riscontrato alcune indicazioni un po' autoreferenziali nella relazione. Siamo felici - dice ironicamente - anche del rapporto dichiarato con l'assessore Mammini: beati loro, noi non ci siamo mai riusciti". Critiche, sempre da Angelini, alle ipotesi di intitolazione delle rotonde cittadine con nomi femminili ("Non si è mai vista l'intitolazione delle rotatorie", dice) e dubbi sulle proposte di intitolazioni di nuove strade alle donne ("Avrei tante cose da dire - chiosa il consigliere - ma non è questa la sede").Una proposta arriva da Maria Teresa Leone (Pd): "Occorre certo pensare - dice - che ci sia una continuità del lavoro della commissione e un dialogo, ma anche che ci sia un confronto fra i due generi. Può essere giunto il momento in cui ci siano in commissione anche componenti maschili perché entrambi i generi devono contribuire al cambiamento".

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