“Buongiorno – chiede Anna, da Bruxelles – si dice che in Europa una donna su 5 sia vittima di violenza. È vero? Come si può intervenire?
“Si, è vero una donna su cinque è vittima di violenza in Europa – risponde Colette De Troy, direttrice dell’Osservatorio europeo sulla violenza contro le donne – ma per la precisione si tratta di violenza coniugale, cioè da parte del marito, del compagno o dell’ex fidanzato. Vuol quindi dire che ci sono molte altre forme di violenza che le donne subiscono.Ad esempio se prendiamo il problema degli stupri: in Belgio ogni giorno vengono presentate alla polizia 8 denunce. Per un piccolo paese come il Belgio sono moltissime.
Noi chiediamo che si lavori a livello europeo su questo fenomeno. È un problema che deve essere conosciuto e non ci devono essere altre vittime. Il numero è molto elevato. Ci sono troppe donne che vengono picchiate, che vengono uccise. In Europa ogni giorni vi sono in media sette donne che vengono uccise dai loro compagni, mariti o ex. È un dramma che deve essere fermato!
Chiediamo che l’Europa si impegni in un progetto strategico di modo che tutte le donne siano protette.
Una strategia europeo che preveda una legislazione e un piano di azione. Chiediamo che venga istituito l’anno europeo contro la violenza. Perché si conosca questo fenomeno, che se ne parli, che si possano migliorare le misure di intervento e di prevenzione.
Infine chiediamo che gli stati membri dell’Unione Europea ratifichino la nuova Convenzione del Consiglio d’Europa per la prevenzione e la protezione delle donne. Questa convenzione fissa degli standard che sono basilari ma importanti. Vogliamo che i paesi europei e l’Unione Europea stessa sottoscriva la Convenzione”.
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