Arabia Saudita: donne al volante? La protesta diventa dibattito sociale
Guidare contro la discriminazione sessuale: è il senso della protesta che era stata indetta per oggi in Arabia Saudita, anticipata da una serie di video postati sui social network, che mostrano donne alla guida in violazione del divieto. Un divieto che non è legge ma fatwa, e risale al 1990. Sono i costumi sociali e la repressione della polizia religiosa ad impedire alle donne di prendere il volante, e prima ancora la patente.
“Ci inviano messaggi confusi – spiega un’attivista -: non c‘è nulla di chiaro su questo, non c‘è una legge chiara, non ci sono sanzioni chiare, ecco perché combattiamo questo”.
L’idea era che tutte le donne munite di patente internazionale si mettessero al volante, per un sabato di protesta nazionale: non è andata così perché è intervenuto il Ministero dell’Interno, che ha minacciato arresti. La manifestazione è quindi stata annullata, anche se alcune donne si sono comunque filmate alla guida.
Protesta fallita? Forse sì, forse no: il tema ha ormai travalicato le frontiere ristrette di una rivendicazione femminile ed è diventato oggetto di dibattito nazionale, sociale. Tanto che anche alcuni artisti vi si ispirano, come questo cantante, che l’affronta con ironia adattando liberamente Bob Marley:
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