Il mondo celebra la festa della donna. “Make it happen” lo slogan di quest’anno
Cile, Palestina, Hong Kong, Bangladesh. Istituita nel 1911, la festa della donna fa il giro del mondo. Quest’anno lo slogan dell’International Women’s Day è “Make it happen”, fallo accadere, un incoraggiamento a un’azione effettiva per l’eguaglianza con gli uomini e il riconoscimento dei diritti.
A Santiago del Cile, migliaia di donne sono scese per le strade per rivendicare il diritto all’interruzione di gravidanza, illegale nel Paese, ma anche per mettere fine alle discriminazioni e per far approvare misure per un trattamento egualitario.
“Sono qui per difendere il diritto di decidere, da come ci vestiamo a quello che facciamo con il nostro corpo. E’ un nostro diritto”, dice una manifestante. A distanza di 40 anni dalla dittatura, il Cile è rimasto un Paese molto conservatore. Nel 2012 il Senato ha bocciato tre volte la legalizzazione dell’aborto.In Afghanistan la piaga sono gli abusi e le molestie. E’ successo quando aveva quattro anni alla performer Kubra Khademi. Per denunciare il fenomeno, Kubra ha indossato una corazza e ha sfilato per le strade di Kabul. La performance non è stata gradita. “Le molestie per le strade accadono quotidianamente. Io lo vedo, ma le donne non ne parlano”, dice.
In Afghanistan anche le donne che portano il burqa sono molestate. Le ragazze sono vendute per essere date in sposa, la violenza domestica è impunita e sono pochissime le donne che occupano posti di responsabilità.