Unicef: sempre più donne e bambini tra i rifugiati sulla “rotta balcanica”
Tra i migranti e i rifugiati che arrivano ogni giorno in Macedonia, un migliaio sono donne e bambini: un numero triplicato negli ultimi tre mesi, secondo le stime dell’Unicef.
Molte famiglie sono allo stremo delle forze e hanno bisogno di tutto: acqua, medicine, cibo per neonati, e un posto in cui riposare, nell’attesa di proseguire il viaggio.
I dati forniti dal portavoce del Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia dicono tutto: 3.000 persone transitano quotidianamente dall’Ex Repubblica Jugoslava di Macedonia: un terzo sono, appunto, donne e bambini, contro appena il 10% di giugno. “Altro aspetto importante – aggiunge Christophe Boulierac – il 12% delle donne sono incinte”.
Il governo di Skopje ritiene che l’80% dei rifugiati provenga dalla Siria, il 5% dall’Afghanistan e altrettanti dall’Iraq. Da giugno, nella città macedone di Gevgelia, vicino al confine con la Grecia, ne sono stati registrati 52mila. Ma l’Unicef è convinta che un numero analogo transiti verso la Serbia senza passare dai centri di accoglienza.