Arabia Saudita, la sfida di una donna candidata alle elezioni amministrative
Guadagnare la fiducia degli elettori, anche uomini con la forza dello sguardo e buone idee. Un progetto un po’ folle per gli occidentali, ma non per l’Arabia Saudita, dove la dottoressa Fawzeya al Harbi si propone di essere la prima eletta alle amministrative, nelle prime elezioni aperte anche alle donne.
Una rivoluzione copernicana in uno dei paesi più conservatori del mondo. “Abbiamo atteso a lungo negli ultimi dieci anni. Da quando le porte si sono aperte per noi donne io sono stata una delle prime a cogliere l’occasione di partecipare ai processi decisionali”, dice.
Ma non sarà una passeggiata visto che le candidate non possono mostrare il volto e la segregazione sessuale continua ad esistere. Un’altra donna però, spera che le cose cambino: “Prima era difficile comunicare con gli uomini, ma con la presenza di una donna adesso, posso rivolgermi a lei e attraverso di lei posso far sentire la mia voce. Le cose vanno meglio”.
Molti uomini però, continuano a non essere d’accordo con questa apertura, convinti che la presenza delle donne non sia altro che un elemento di distrazione dai contenuti della politica. Strenui difensori della tradizione che però sembra destinata a cambiare, persino in Arabia Saudita. Quest’anno saranno 915 le donne su oltre 7000 candidati per 3159 seggi in tutto il paese.