“Donne di conforto”, Giappone si scusa con Corea del Sud
Lunedí 28 dicembre è stato trovato un accordo tra “Corea del Sud e Giappone” http://it.euronews.com/2015/11/02/summit-corea-del-sud-giappone-abe-superare-il-nodo-delle-donne-di-conforto/, in cui si riconosce l’ingiustizia subita da ragazze coreane e cinesi costrette a prostituirsi per i soldati dell’esercito imperiale nipponico tra il 1931 e il 1945.
La conferma, dopo la trattativa avvenuta a Seul, viene del Ministro degli Esteri giapponese, Fumio Kishida: “Come primo ministro del Giappone, il primo ministro (Shinzo) Abe esprime le sue più sincere scuse e il suo pentimento per le donne che hanno subito esperienze dolorose incommensurabili e sofferto ferite fisiche e psicologiche incurabili in qualità di donne di conforto”.
Dopo decennali tensioni diplomatiche, che hanno reso difficili i rapporti tra i due paesi e su esplicita richiesta americana, il primo ministro giapponese Shinzo Abe e il presidente sudcoreano Park Geun-hye hanno dunque raggiunto un’intesa.
Abe, che finora non si era mai scusato con i paesi dai quali provenivano queste donne, si è impegnato a stanziare un fondo di 8,3 milioni di dollari di risarcimento per le vittime. In vita ne restano 45.
Durante i colloqui un gruppo di attivisti coreani ha protestato davanti al Ministero degli Esteri di Seul dove si svolgevano i colloqui.