‘No Land’s Song’: quando l’arte trionfa sull’ignoranza in Iran
Questa settimana in Cinema Box, ‘No Land’s Song’, un avvincente e straziante documentario sulla crociata culturale di una donna per dare voce alla situazione delle donne in Iran
Il regista Ayat Najafi segue per quasi tre anni la incessante ricerca della sorella di organizzare un concerto pubblico con cantanti solisti a Teheran. Dopo la rivoluzione islamica, alle donne è stato proibito cantare davanti agli uomini in pubblico. Avendo ricevuto molti rifiuti da parte delle autorità, Sara, come compositrice, decide di trasformare il concerto in un evento interculturale e invita cantanti e musicisti dalla Francia per eseguire canzoni tradizionali persiane.
Con le registrazioni audio segrete di Sara relative ai suoi incontri con i funzionari e usando il materiale d’archivio delle leggendarie cantanti femminili iraniane, il film prende un’importante posizione politica che illustra l’assurdità della legislazione nel paese.
La musica è, naturalmente, il fulcro del documentario, in grado di canalizzare forti emozioni, la tristezza del veder morire le voci e la passione dei musicisti per la loro arte, che trascende le culture.
Un’ode al trionfo dell’arte sull’ignoranza.