Le donne sull'altare della Chiesa cattolica. Non è sacerdozio, ma...
Un passo in più sull'altare per le donne. Potranno accedere al lettorato e all'accolitato, ossia leggere i brani evangelici e assistere il sacerdote durante le messe, assumendo così ruoli riservati finora al genere maschile. Tutte funzioni svolte sull'altare e, in alcuni casi, assimilabili al diaconato. Sono i ministeri istituiti.
Lo ha stabilito unilateralmente Papa Francesco: si chiama Motu proprio, una sorta di decisione vincolante papale che modifica il Codice di Diritto canonico.
Potrebbe sembrare un piccolo passo per le donne, ma è un grande passo per il cattolicesimo, stando a quanto afferma Phyllis Zagano, docente di religione alla Hofstra University di New York:
"Questo provvedimento legislativo supera tutta la tradizione ecclesiastica, che per secoli ha sostenuto l'impossibilità per le donne di avere accesso all'altare, e molti vescovi e culture sono ancora d'accordo con quest'ultimo punto, perché certe tradizioni considerano le donne impure".
Tuttavia la Chiesa ha precisato che non si tratta di un'apertura al sacerdozio femminile. In effetti è più che altro un adeguamento delle norme scritte ad alcune consuetudini ormai diffuse, anche se non tutte.
Le donne infatti già leggono passi evangelici e le bambine svolgono funzioni di chierichetto durante le messe.