Commento | Con la Brexit sono a rischio i diritti delle donne britanniche?
Ma la Brexit fa male alle donne? Se lo è chiesto il Financial Times, facendo notare che senza le garanzie legali europee, i principi di eguaglianza di genere potrebbero essere erosi. Infatti uno dei capisaldi della fuoriuscita della Gran Bretagna dalla Ue è la fine della giurisdizione della Corte europea: ma questo aspetto sta suscitando preoccupazione riguardo ai diritti delle donne, perché senza la spinta della Ue non si sarebbero affermate anche nel Regno Unito una serie di conquiste relative ai diritti di maternità, al lavoro part-time, alle pensioni e così via. E stando a un parere legale indipendente commissionato dai sindacati, con la Gran Bretagna fuori dall’Europa «tutti i diritti sociali sul lavoro, attualmente imposti dalla legislazione europea, potrebbero diventare vulnerabili».
Ma in particolare i diritti delle donne sarebbero a rischio: «È difficile sovrastimare — continua il parere legale — l’importanza delle leggi europee nel proteggere contro la discriminazione di genere. Si potrebbe scrivere un’intera storia basata sulle decisioni progressiste prese dalla Corte di Giustizia europea per correggere le tendenze regressive dei tribunali nazionali». Queste sentenze coprono l’uguaglianza salariale, la protezione contro la discriminazione in caso di gravidanza, l’uguaglianza pensionistica e la sanzioni contro la discriminazione lavorativa. Pochi pensano che il governo di Londra voglia realmente smantellare le conquiste delle donne: ma molti temono che senza la rete di protezione legale europea quei diritti possano finire annacquati. E in più le donne britanniche potrebbero essere lasciate indietro mentre quelle europee raggiungono ulteriori traguardi.
Un passaggio importante sarà il Great Repeal Bill: ossia il provvedimento con cui la legislazione europea esistente sarà incorporata in quella britannica. La Commissione parlamentare per le Donne e l’Eguaglianza ha chiesto che venga aggiunta una clausola per specificare che non ci sarà nessuna marcia indietro rispetto ai parametri attuali. Ma se la Brexit significherà deregulation economica, tutto potrebbe essere soggetto a revoca.
8 luglio 2017 (modifica il 8 luglio 2017 | 21:13)
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