Una proposta di legge repubblicana punta ad eliminare la possibilità di abortire nello Stato americano vietando alle università pubbliche di insegnare ai propri iscritti come si esegue un'interruzione di gravidanza.
Provate a dire a un cardiochirurgo che no, non può imparare a eseguire un by-pass a cuore aperto in una sala operatoria. O a un neurochirurgo che può tranquillamente studiare il cervello umano stando sui libri, senza il bisogno di avere un paziente davanti. Assurdo, no? Eppure è quello che potrebbe accadere agli aspiranti ginecologi in Wisconsin, dove l’Assemblea Statale sta prendendo in considerazione una nuova proposta di legge presentata dal repubblicano Andre Jacque. Si tratta di una vera e propria ghigliottina per le aspirazioni degli studenti e per i diritti delle donne: divieto assoluto . Una notizia che per quanto sconcertante non sorprende poi così tanto visto che nello Stato è già illegale l’utilizzo di fondi pubblici per sostenere o permettere le interruzioni di gravidanza. Una norma a cui i conservatori si stanno aggrappando in questa campagna: «Sto cercando di allontanare l’Università del Wisconsin dal ‘business dell’aborto’» dice Jacque, che si dichiara «fermamente deciso nel farlo».
UNO STATO SENZA GINECOLOGICosì, molti futuri dottori sono costretti ad abbandonare il Paese per completare la loro formazione e poter esercitare la professione. Le probabilità che ritornino una volta ottenuta la laurea si abbassano, così come le possibilità delle donne di vedersi assistite in modo adeguato durante la gravidanza. I numeri parlano chiaro: in 20 delle 72 contee della nazione non è presente neanche un ginecologo. Non è difficile immaginare le difficoltà per chi decida di abortire, o per chi si trova costretta a farlo. La dottoressa Kathy Hartke, che rappresenta il Wisconsin nel Congresso Americano dei Ginecologi e Ostetrici, si è esposta a proposito della legge. In un’intervista a Elle ha ricordato che «ci sono molti fattori che portano una donna a questa difficile decisione , uno di questi sono le complicazioni in cui si può incorrere durante una gravidanza». Non sempre una scelta, ma anche una necessità: «Spesso è necessario per preservare la salute di una donna, o addirittura la sua stessa vita».