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In Pakistan il primo frutto della battaglia per Charlie Gard

Scritto da Google News. Postato in Diritti delle donne

Il primo frutto della battaglia per salvare Charlie Gard è già nato, in Pakistan. E’ la sede pakistana della giovane e dinamica organizzazione italiana, Steadfast onlus, che in Italia ha il suo quartier generale a Latina, ed è nata per promuovere cultura e sviluppo in paesi economicamente svantaggiati.

Zarish Neno, la giovane coordinatrice di Steadfast Pakistan, ha conosciuto in internet il Presidente della Onlus, Emmanuele Di Leo, in occasione della lunga battaglia per Charlie Gard, per la quale Steadfast è stata letteralmente in prima fila, una delle realtà italiane più attive in questa occasione, forte anche della sua esperienza nella tutela dei diritti umani nel mondo e della sua vasta rete di contatti internazionali. Dal lontano Pakistan Zarish si è unita al Charlie’s army, l’esercito di Charlie, organizzando le manifestazioni geograficamente più distanti da Londra, in sostegno del piccolo inglese. In rete è ancora possibile vederne le foto: bambini pakistani con palloncini e girandole azzurre, e cartelli con su scritto “Save Charlie Gard”, tante foto della famiglia Gard e anche una celebrazione eucaristica per pregare per lui e la sua famiglia.

Zarish ha studiato proprio a Londra, in un “Business course” all’ Uxbridge College, e poi è tornata in Pakistan per stare vicino alla sua famiglia. Oltre che la sua passione personale per i diritti umani, le sue competenze manageriali le hanno consentito di lavorare al Jeremiah Education Center, a Faisalabad, una giovane realtà che dalla fine dello scorso dicembre accoglie bambini da tre a 14 anni, puntando tutto sulla loro educazione scolastica per “rompere il ciclo della povertà” in cui vivono.

Zarish ha deciso di coordinare anche le attività di Steadfast onlus in Pakistan perché, dopo la vicenda di Charlie, vuole lavorare per favorire la tutela della vita in modo più specifico e mirato di quanto già fatto finora, e in questo l’esperienza tutta particolare della onlus italiana è preziosa, visto l’impegno corposo nei paesi svantaggiati, che si può capire dai progetti già in atto, nel sito dedicato (http://www.steadfastonlus.org ).  

In questo periodo Zarish è impegnata nella campagna “Save the girl child”, salviamo la bambina, e nella sua pagina fb – ricchissima, tutta da visitare - racconta storie di bambine salvate e di donne soccorse, e dalle foto si possono ben intuire le condizioni a dir poco difficili in cui tutto questo succede.  Ma con Steadfast onlus  Zarish vuole fare un passo avanti, e soprattutto proporre una nuova visione nel suo paese, quella della tutela del diritto umano per eccellenza, il diritto alla vita –  da cui derivano tutti gli altri diritti – che soprattutto in un paese come il Pakistan non si può affermare concretamente se non passando per la difesa dei diritti delle donne, che in quella regione vivono spesso in condizioni di marginalità e subordinazione, specie se povere o comunque economicamente svantaggiate.

“Per quanto io sappia in Pakistan non ci sono altre organizzazioni pro-life e ritengo che la nostra sia la prima ad operare nel territorio”, ci dice Zarish, che pensa che le altre iniziative esistenti per i diritti umani, avviate in Pakistan, non siano sufficienti né adeguate alla realtà del paese.

Steadfast onlus si è già distinta in iniziative e campagne vigorose contro l’utero in affitto e la tratta delle donne, cioè contro il mercato del corpo della donna in tutte le sue forme, dallo sfruttamento della prostituzione alla vergogna della gravidanza conto terzi: per la sezione pakistana questi saranno i “blocchi di partenza” dell’attività che sta iniziando.

Ha un sogno, Zarish: “Vista la situazione in cui vive la donna in Pakistan, il mio sogno è portare quella speranza che un giorno i diritti della donna siano riconosciuti pienamente come già avviene in gran parte del mondo. Non ritengo infatti corretto che la donna al 2017 debba ancora essere considerata un oggetto, dall’uomo, e priva di ogni considerazione nella società. Confido pertanto che insieme al sostegno di Steadfast onlus io possa realizzare questo sogno, tanto mio quanto comune di tante ragazze che vivono in Pakistan, e che fanno esperienza di questa situazione”.

Steadfast Pakistan nasce grazie alla storia di Charlie Gard, cioè alla battaglia di un padre e una madre per la vita di loro figlio, piccolo e fragile nella sua condizione di malato grave, inguaribile ma curabile. La battaglia per la vita di questo XXI secolo.

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