Amatrice: la ricostruzione di Assunta, Simona, Florentina
Porto ancora con me il ricordo della notte del terremoto che ha colpito i Comuni del Centro Italia. Quando alle 03.36 del 24 agosto la terra ha iniziato a tremare mi trovavo con la mia famiglia a Grottammare, in provincia di Ascoli Piceno, a poca distanza dall’epicentro. A un anno dal terremoto che ha piegato il centro Italia, WeWorld, Organizzazione non Governativa che da quasi vent’anni si occupa di difendere i diritti delle donne e dei bambini in Italia e nel mondo, torna ad Amatrice per fare il punto della situazione e per raccontare le storie delle donne aiutate dalla nostra Organizzazione. Un’auto, un telaio, un pc, gli aiuti forniti da noi di WeWorld Onlus hanno permesso di agevolare la ripresa della mobilità e di reperire gli strumenti necessari al lavoro quotidiano delle donne, fulcro di ogni Comunità.
Ritornare al proprio lavoro è ritornare alla propria vita, abbiamo capito subito che rimettere in moto la comunità significava permettere alle persone di riprendere in mano la propria quotidianità. Con la stessa modalità di cash transfer, utilizzata dagli esperti delle Nazioni Unite e dell’Unione Europea durante le crisi umanitarie, abbiamo realizzato il progetto Aiuto Diretto. Abbiamo ascoltato molte storie, individuato i bisogni precisi delle persone e contribuito a rimettere in moto le vite di chi dopo il 24 agosto ha perso tutto. Una delle donne che abbiamo aiutato è Assunta, che nel terremoto ha perso i suoi preziosi telai dell’800 e tutti i materiali con cui, negli anni, aveva avviato la sua attività di produzione di tessuti artigianali, ispirati alla tradizione di alta montagna abruzzese.
«Il mio piccolo negozio si trova nella zona rossa e non posso lavorarci ma – ci racconta – tengo corsi per adulti e bambini, e aiuto gli archeologi quando negli scavi vengono rinvenute stoffe antiche». Grazie a WeWorld, Assunta ha potuto riacquistare un telaio, il materiale necessario alla tessitura e un pc tramite cui promuovere la sua attività.
(foto di Giovanni Diffidenti)
Anche la storia di Simona parla di amore per il proprio lavoro: dalla nostra Organizzazione ha ottenuto una ricamatrice con cui poter continuare l’attività che porta avanti da vent’anni. Le parole che ci hanno colpito di più sono quelle che ha rivolto a tutti i volontari: «Nell’emergenza ho cucinato per tutti loro, 700 pasti al giorno, gente meravigliosa che ha fatto di tutto, soprattutto per i bambini».
Ad Amatrice abbiamo incontrato anche Florentina, ha origini rumene e con il marito e il figlio piccolo raggiunge l’Italia nel 2007 cercando di fare dell’agricoltura e dell’allevamento il futuro della sua famiglia. Durante il terremoto la sua casa è andata distrutta, ma è decisa a non abbandonare Amatrice: «Non è la mia comunità d’origine – dice – non mi aspettavo di essere aiutata, ma così è stato e adesso voglio dare una mano per la ricostruzione». Grazie a WeWorld Onlus, Florentina ha avuto un furgoncino con cui potersi spostare nel tentativo di far ripartire la sua attività.
24 agosto 2017 (modifica il 25 agosto 2017 | 00:09)
© RIPRODUZIONE RISERVATA