Festivaletteratura, le chiavi di lettura a Mantova sono dialogo e confronto
Sta per partire la ventunesima edizione del Festivaletteratura, che avrà luogo a Mantova da mercoledì 6 a domenica 10 settembre 2017.
Il Festival, che è uno dei più importanti nel panorama culturale, si distingue anche quest'anno per la particolare attenzione ai bisogni di confronto e di condivisione dei nostri tempi, ponendosi come uno dei luoghi privilegiati per promuovere la cultura, alimentare idee di dialogo e incrociare i pensieri. Chi c'è stato, negli anni passati, lo sa: nei giorni del Festivaletteratura, camminare per la città è come vivere in uno stato di grazia per chi ama i libri. Gli appuntamenti sono tantissimi e rispondono alle esigenze di ogni visitatore: presentazioni coi grandi scrittori di calibro nazionale e internazionale, incontri con le nuove proposte, iniziative all'insegna delle contaminazioni e dei giovani. Poi tanti progetti, tra cui quelli partecipati di lettura, ricerca e rielaborazione dei saperi, esperimenti inediti in cui spesso il pubblico ritroverà gli autori stessi e il tutto avverrà sotto la suggestiva cornice della città gonzaghesca.
Il programma completo è invitante, intanto vi segnalo, tra i tanti eventi imperdibili, la lezione di Alessandro Piperno dedicata a Philip Roth, il progetto del "Vocabolario europeo", l'impresa per la quale Giuseppe Antonelli e Matteo Motolese hanno chiesto definizioni e parole significative ad autori di 31 lingue diverse, gli incontri con i giallisti, gli appuntamenti con gli autori stranieri, dalla nigeriana Chimamanda Ngozi Adichie, punto di riferimento per la lotta contro il razzismo e per i diritti delle donne, allo statunitense George Saunders, al cinese Yu Hua, più volte candidato al Nobel, alla scrittrice inglese per ragazzi Frances Hardinge. Poi degni di nota sono Blurandevù - che vedrà un gruppo di ragazzi dai 16 ai 22 anni sul palco di piazza Leon Battista Alberti a presentare autori celebri – ma anche le riflessioni sulle relazioni tra letteratura, produzione culturale e nuove tecnologie, quelle sul ruolo delle donne, sull'ambiente e i movimenti geopolitici.
E questo non è tutto.
Il messaggio di fondo è che non c'è cultura se non si punta lo sguardo sull'attualità e sull'altro: ecco perché il Festivaletteratura ha voluto approfondire le storie di chi ha perduto la propria terra e quelle di chi ha conosciuto la guerra. Non è solo questione di globalizzazione: solo conoscendo il diverso e un altrove, che poi così lontano non è, si può sperare in un mondo migliore.
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